
Non basta più nemmeno andarci con le scarpe da trekking.
Il sentiero che permette di scendere in spiaggia, a Mezzavalle, è in uno stato pietoso e pericoloso anche per il più esperto degli escursionisti. Con la stagione estiva, che ancora si fa sentire e invoglia a scendere al mare, non c’è stato un giorno segnato da una caduta, più o meno grave. Proprio così. Se non è un piede rotto è una caviglia che si spezza, oppure un braccio lussato, un polso, un gomito, insomma lo scivolone è sempre dietro l’angolo. Un po’ è per l’equipaggiamento sbagliato di coloro che si apprestano a percorrerlo, anche con le infradito, ma nella maggior parte dei casi è proprio per la condizione in cui lo stradello si trova. La discesa non è solo tremendamente ripida e scivolosa, fatta di sassi, anche grandi, e terra argillosa che con un po’ di pioggia diventa peggio del sapone, ma anche priva di appigli a cui tenersi. In alcuni tratti manca uno scorrimano, una staccionata di legno che delimita anche lo strapiombo sul mare. Un altro problema sono i canali di scolo, non più percettibili perché nessuno li ha preservato con lavori di manutenzione. Così anche scendendo con le scarpe adatte è un miracolo se non si cade. Per evitare le cadute basterebbe mettere mano al sentiero, una volta per tutte. Ma chi deve farlo? Il Parco del Conero? Il Comune? Spetterebbe al Comune con il nullaosta del parco per i materiali e la tipologia dell’intervento. Gli esperti mezzavallari ritengono che uno stabilizzato eco compatibile con i vincoli dell’area parco sia la soluzione migliore ma in tanti anni non si è mai operato e adesso la situazione è davvero grave. Domenica l’ultimo infortunio accaduto ad un bagnante. Poco prima dell’ora sono dovuti intervenire sia i vigili del fuoco che una ambulanza della Croce Gialla per soccorre un 63enne che era scivolato lungo il sentiero. L’uomo non riusciva più a camminare dopo la caduta ed è stato raggiunto da una jeep dei pompieri. L’ambulanza l’ha poi portato in ospedale con un codice di media gravità. Lo scorso anno il sentiero era finito anche in una mozione del consiglio comunale, presentata da Michele Fanesi (Pd), accogliendo i consensi del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle e della Lega. Proponeva una scalinata, per renderlo più comodo e soprattutto più sicuro, in modo da raggiungere sani e salvi la spiaggia. Anche allora fu sollevata la problematica degli infortuni di chi si avventurava a scendere a valle. Il consigliere proponeva una scalinata, su un tracciato accanto allo stradello che invece poteva continuare ad essere utilizzato solo dai mezzi su ruota per il trasporto delle merci.
Marina Verdenelli