PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Neonato sballottato fino a Roma: a Torrette non può essere operato: colpa del contenzioso con Pozzi

Alla luce della disposizione impartita dal primario dell’unità operativa, la direzione ha stipulato una convenzione con Bologna. L’altro giorno però il capoluogo emiliano non ha potuto accogliere il piccolo

Neonato sballottato fino a Roma. A Torrette non può essere operato: colpa del contenzioso con Pozzi

Neonato sballottato fino a Roma. A Torrette non può essere operato: colpa del contenzioso con Pozzi

Venuto al mondo mercoledì con una grave malformazione congenita di natura cardiaca, corsa contro il tempo per trasferire il neonato al Bambin Gesù di Roma. Fino a qui nulla di strano, se non fosse che all’interno dell’azienda ‘Ospedaliero-Universitaria delle Marche’ da anni è attiva la cardiochirurgia pediatrica, autentico vanto della sanità marchigiana che serve l’intero bacino adriatico del centro Italia.

Una vera e propria eccellenza ridotta da mesi alla quasi totale inattività da una querelle interna all’azienda. Un reparto dove i chirurghi sono costretti, non per loro volontà, a girarsi i pollici in quanto non ci sono interventi in scaletta da settimane e i pochi infermieri gestiscono soltanto casi lievi e di routine. In questi giorni il numero di piccoli pazienti ricoverati è di appena 4-5 unità. Il bambino in questione è nato al Salesi tre giorni fa, ma soltanto ieri è stato possibile trasferirlo. In tempi normali, come già ricordato, sarebbe subito finito in sala operatoria e il suo problema affrontato. D

a poche settimane, alla luce della disposizione impartita dal primario dell’unità operativa, il dottor Marco Pozzi, di non effettuare attività chirurgica, la direzione generale ha dovuto stipulare una convenzione con l’ospedale di Bologna che in questo periodo sta accogliendo i bambini da curare che non possono essere operati ad Ancona. L’altro ieri, giovedì, però Bologna ha fatto sapere che non poteva operare quel neonato di appena un giorno; la direzione ha preso contatti con altri centri specializzati e il Bambin Gesù di Roma si è detto disponibile, ma le due eliambulanze del 118 non hanno potuto compiere il viaggio, una per l’orario e l’impossibilità di volare di notte e l’altra bloccata a terra a Fabriano dal vento.

Di fato il trasferimento si è concretizzato solo ieri in tarda mattinata quando un’ambulanza della Croce Rossa di Cingoli ha trasferito il piccolo a Roma. Il dottor Pozzi, 68 anni a gennaio, è in ferie dalla fine di settembre e vi resterà fino a marzo, quando andrà ufficialmente in pensione. Dopo che l’azienda non gli ha rinnovato il contratto è nato il contenzioso che ha portato al blocco totale del reparto che dunque non può lavorare, salvare vite e, anche se è brutto dirlo, incassare risorse dai Drg (classificazione delle prestazioni) .

Al primo bando del concorso per la sua successione si è presentato un solo candidato (un esterno) e la gara è stata annullata. I termini per il secondo bando sono stati riaperti di recente e scadono a inizio dicembre.