
Una delle tante manifestazioni di protesta del Comitato «Aria Nostra» contro l’impianto di cremazione che l’amministrazione comunale di Ancona ha previsto all’interno del cimitero di Tavernelle
L’impianto di cremazione di Tavernelle finisce anche nei lavori della Commissione regionale Bilancio che lunedì tratterà l’argomento. La minoranza, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, presenterà lunedì prossimo un emendamento in base all’assestamento di bilancio che verrà presentato nell’ultimo consiglio di luglio. Sarà una seduta pre-consiliare molto importante perché racconterà la linea che la maggioranza di centrodestra intende seguire sul tema dopo le aperture e l’interesse mostrati dal governatore Francesco Acquaroli nell’incontro con il comitato ‘Aria Nostra’ dei giorni scorsi. Qualora la maggioranza bocciasse l’emendamento presentato dal centrosinistra si aprirebbe una nuova, e durissima fase di confronto tra i rappresentanti dei cittadini del quartiere di Tavernelle e l’amministrazione regionale. In caso contrario, quindi una notizia molto positiva per ‘Aria Nostra’, i problemi potrebbero sorgere in seno alla filiera istituzionale di centrodestra. Nello specifico tra Regione e Comune che ha già appaltato i lavori a due ditte specializzate e consentito solo di spostare l’avvio del cantiere a dopo le elezioni regionali, ma non di rinunciare a quell’opera annunciata nelle linee programmatiche del 2023.
Da qui la lettera che il Comitato ha scritto e inviato a tutti i consiglieri regionali, così come aveva fatto con quelli comunali di Ancona: "Consiglieri, come probabilmente avrete appreso dalla stampa locale, è tornata alla ribalta la questione sui nuovi impianti crematori nella nostra regione. Questa consiliatura ha già trattato la materia con la mozione n. 69 del 27 aprile 2021, approvando la conseguente Risoluzione nella seduta del 25 maggio 2021 che impegna il Presidente e la Giunta Regionale su alcuni punti: dall’adozione del Piano di Coordinamento all’introduzione di una moratoria sui nuovi crematori. Partendo dalla legge regionale del 2001, la ratio della disposizione legislativa è, evidentemente, quella di evitare il far west nella realizzazione degli impianti in ambito regionale. Impianti che, come noto, sono considerati ‘industrie insalubri di prima classe’ del tutto paragonabili a inceneritori. Ad oggi il piano di coordinamento regionale non risulta adottato".
Nella lettera inviata a tutti i consiglieri regionali i coordinatori del Comitato ‘Aria Nostra’ snocciolano poi una serie di numeri e statistiche sulla mortalità, sulle cremazioni e sugli impianti attivi nelle Marche: "In sostanza, gli impianti esistenti consentono sicuramente, nel breve/medio periodo, di soddisfare la domanda di cremazione proveniente dal territorio regionale – scrive ‘Aria Nostra’ che poi passa alle proposte e a un vero e proprio appello – Intervenite con urgenza in materia, prima dello scadere della consiliatura, per introdurre una moratoria nella realizzazione degli impianti crematori da parte dei comuni, in attesa dell’approvazione del Piano regionale di coordinamento. A questo proposito assieme alla lettera uniamo nel nostro appello, in forma di emendamento, un documento da presentare nella seduta della Commissione relativa all’Assestamento del bilancio 2025-2027 e modifiche normative. Confidando in una positiva valutazione della proposta, ringraziamo fin d’ora e rimaniamo a disposizione per ulteriori chiarimenti e approfondimenti" conclude la lettera, accorata e al tempo stesso dettagliata, prodotta dal Comitato di Tavernelle.