"Nessuna data per la visita, ma subito pagando"

Il racconto del figlio di un 85enne che aveva bisgno di un controllo neurologico: "Col Cup era impossibile"

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Si è trovato in difficoltà quando, dovendo prenotare una visita neurologica per il padre anziano, non ha trovato posto nella struttura sanitaria della propria Area Vasta, non solo nell’immediato ma anche nel medio termine.

"Dovevo prenotare una visita con ricetta al cup e mi dicono che con il servizio sanitario nazionale non esiste disponibilità di date possibili. Chiudo il telefono, richiamo il cup, prenoto per farla a pagamento e mi dicono che c’è posto domani. E’ assurdo. Mio padre ha 85 anni e ha davvero bisogno della visita", racconta il fidardense. Un disagio che l’uomo non avrebbe pensato di dover affrontare anche perché lui stesso ha vissuto una disabilità importante che l’ha portato a dover affrontare un iter irto di ostacoli a livello sanitario. Non è stato il solo in queste ultime settimane a lamentare disagi simili. Ritardi e dirottamenti che tanto fanno infuriare le decine di persone che ogni giorno si rivolgono agli sportelli delle strutture sanitarie del territorio per prenotare visite e prestazioni.

Stessa cosa alla fine del mese scorso è successo a una mamma fidardense che doveva prenotare un’ecografia pelvica con una certa urgenza e si è sentita dire che la prossima data disponibile sarebbe stata negli ospedali di Ancona e Recanati, vicino casa, ma rispettivamente a settembre e ottobre del prossimo anno. "Se avessi voluto farlo subito però a pagamento ci sarebbe stato posto senza problemi per l’esame. Ho cercato di insistere e dopo diverse ‘peripezie’ sono riuscita a trovare, telefonando personalmente, un appuntamento all’ospedale di Osimo per la settimana antecedente il Natale", aveva detto.

Altra polemica arriva in queste ore da Polverigi dove un residente dice: "Mi meraviglia che ancora non leggo lamentele come la mia per quello che sta accadendo nella Asl di Polverigi e Agugliano. Ho urgenza di effettuare medicazioni ad un catetere venoso e mi viene risposto che devo recarmi all’ospedale di Chiaravalle". Diverse a Osimo le preoccupazioni sollevate sulla carenza di risorse umane in diversi servizi sanitari territoriali, dal poliambulatorio all’Umee, e non da ultimo la mancanza di medici di famiglia dopo i recenti pensionamenti di medici che operavano in città. Diverse persone sono rimaste "sole". Settimane fa il primo cittadino aveva scritto ad Asur e Regione per affrontare tali situazioni su tavoli istituzionali ma ancora di risvolti positivi sulla situazione non ce ne sono.

Silvia Santini