No al far west sulle macerie "Ho rispetto, non mollo il Pd Serve una discussione attenta"

Simone Pelosi, segretario comunale dem: "Queste cose vanno discusse nelle sedi appropriate non sui social. Riunioni già dalla prossima settimana, entro giugno avremo dei chiarimenti".

No al far west sulle macerie   "Ho rispetto, non mollo il Pd  Serve una discussione attenta"

No al far west sulle macerie "Ho rispetto, non mollo il Pd Serve una discussione attenta"

di Pierfrancesco Curzi

"No al far-west sulle macerie di una sconfitta. Ero e resto a disposizione del partito, non escludo alcuno scenario, dovessi dimettermi dall’incarico lo formalizzerei nelle sedi deputate. E comunque una cosa è certa, non lascerò il partito, di cui ho grande rispetto". Simone Pelosi, segretario comunale del Partito Democratico di Ancona, torna ad analizzare le conseguenze della sconfitta della coalizione di centrosinistra al ballottaggio di lunedì scorso. Un partito diviso e una sola responsabile al centro degli attacchi: la sindaca uscente Valeria Mancinelli. Le sue scelte strategiche non sono piaciute a una parte Dem che ora vorrebbe voltare pagina. Sarà un confronto molto acceso e dai tempi abbastanza lunghi, nonostante gli elettori chiedano risposte immediate: "Servirà una discussione seria, attenta e condivisa che andrà fatta coinvolgendo tutti i livelli territoriali del partito, dai circoli alla segreteria regionale. Una discussione fatta nelle sedi naturali e giuste, ascoltando tutti, garantendo il confronto _ aggiunge Pelosi _. I tempi? Ancora non è stato calendarizzato alcun appuntamento, ma credo accadrà in temi stretti. Posso sicuramente dirle una cosa, credo che già dalla prossima settimana inizieranno le riunioni per arrivare a prendere una serie di decisioni. Possiamo dire che entro giugno potremmo aver chiarito diversi punti". Non siamo ai tempi biblici e incomprensibili del post-sconfitta nazionale dopo le politiche del settembre 2022, quando per programmare le Primarie sono serviti sei mesi, ma forse ci si aspetterebbe un colpo di spugna molto più rapido. Pelosi affronta anche il nodo delle dimissioni del segretario provinciale, Jacopo Falà, o meglio sull’annuncio delle sue dimissioni affidate a un post sui social: "In situazioni e in ambiti come questi serve la forma per legittimare la sostanza _ è il commento del segretario Dem di Ancona _. Jacopo è un amico, ognuno ha la sua platea di riferimento e ognuno decide le proprie forme di comunicazione. Io parlo esclusivamente per me dunque e quando sarà il momento affiderò le mie riflessioni e le mie decisioni soltanto al confronto interno al partito. Tutti dovremo portare le nostre istanze dentro la discussione. Sarebbe troppo facile, anche per me, dire ciao a tutti e uscire sollevandosi da ogni responsabilità, ma in politica non funziona così. Ripeto, io sono totalmente a disposizione del Pd e pronto a fare anche un passo indietro se necessario. Ho troppo rispetto per il mio partito e per le persone che lo compongono. Per me parla una storia di militanza dentro il Pd lunga trent’anni". Pelosi non entra nelle analisi della discussione che verrà affrontata dalla prossima alle settimane successive sebbene le ragioni della sconfitta stiano emergendo.