Offese social a un preside: 2 mamme a processo

Sono accusate di diffamazione aggravata in quanto avvenuta sul web. Tutto è nato dal caso che ha portato alla condanna di una maestra

Offese social a un preside: 2 mamme a processo

Offese social a un preside: 2 mamme a processo

Un post su Facebook fatto dalla mamma di un bambino maltrattato da una maestra d’asilo aveva scatenato centinaia di commenti, tutti di solidarietà alla famiglia del piccolo, ma due in particolare avrebbero offeso il preside di quell’istituto comprensivo e anche le altre insegnanti, estranei ai fatti. Erano state usate contro di loro parole pesanti quali "omertosi, vili, complici, codardi, la ruota gira" e ancora "solidarietà alla mamma, allibita soprattutto per il preside che non ha denunciato ma ha permesso ai bambini di sopportare tutto questo". Per quei commenti sono finite a processo per diffamazione aggravata dall’uso del mezzo social, due mamme osimane che nulla avevano a che vedere con la vicenda dei maltrattamenti. Le due donne, 55enni, difese dall’avvocato Fabrizio Naspi, conoscono la mamma del bambino che subì atteggiamenti aggressivi, non consoni e per i quali la maestra è stata condannata in via definitiva il 31 maggio del 2018, dopo tre gradi di giudizio, per abuso di mezzi di correzione su due bambini dell’asilo (ha preso 8 mesi di pena). Il preside che si sentì offeso è Fabio Radicioni, 60 anni, dirigente dell’istituto comprensivo Caio Giulio Cesare di Osimo di cui fa parte l’asilo che era stato frequentato da due bambini a cui la maestra avrebbe riservato atteggiamenti violenti gratuiti. Una brutta esplosa nella primavera del 2011. Il giorno stesso della sentenza definitiva per la maestra, una delle due mamme dei bambini vittima aveva scritto sul suo profilo Facebook un commento di sfogo duro sull’esito giudiziario, dicendo "non farai nemmeno un giomo di galera", alludendo all’insegnante, ricordando poi come la stessa aveva strattonato e sculacciato i bambini, minacciati di legarli con una corda e sostenendo che le colpe le avevano anche preside e altre maestre che "per salvaguardare il buon nome della scuola ha fatto in modo di mettere tutto a tacere". Il preside, parte civile con l’avvocato Antonino Osimani, ieri è stato sentito in aula davanti alla giudice Tiziana Fancello, dove si è aperto il processo. "Non ho Facebook - ha raccontato il dirigente - è stata un’insegnante a mostrarmi i duri commenti contro di me, parole gravissime da persone che nemmeno mi conoscevano. Mi hanno dato dell’omertoso quando sono stato io a denunciare. Il benessere dei bambini è al centro di tutto per me". La maestra dei maltrattamenti venne allontanata dalla scuola.

Marina Verdenelli