SARA FERRERI
Cronaca

Teamsystem, dipendenti trasferiti a Pesaro

Il centro direzionale ex Banca Marche di Jesi si svuota: in 300 saranno assegnati alla sede principale. Cnh, ore decisive per il futuro

Teamsystem, dipendenti trasferiti a Pesaro

Teamsystem, dipendenti trasferiti a Pesaro

Teamsystem lascia la sede jesina di via Fontedamo, l’ex centro direzionale Banca Marche dove ad oggi lavorano 300 dipendenti che saranno trasferiti nella sede di Pesaro con un massiccio utilizzo dello smart working.

La notizia è rimbalzata ieri a Jesi, a poche ore dalla partecipata assemblea dei lavoratori in Cnh, preoccupati per la volontà aziendale di ridurre i due attuali turni ad uno unico con inevitabili esuberi tra le attuali 950 maestranze che producono trattori. All’origine della decisione del gruppo informatico - tra i più importanti player italiani nel settore Ict, annunciata ieri i sarebbe un mancato accordo con banca Intesa, oggi proprietaria dell’immobile e di cui l’azienda informatica è inquilina.

La mega struttura di via Fontedamo costruita negli anni d’oro di Banca Marche senza la Teamsystem resterebbe vuota visto he anche i servizi bancari presenti fino a qualche anno fa sono stati riorganizzati e trasferiti. In ogni caso nessun posto di lavoro sarebbe a rischio. Ai lavoratori sarà proposta la settimana corta, il cosiddetto ‘light Friday’ con quattro giorni della settimana in smart working e un giorno in ufficio a Pesaro, con una riduzione oraria e dello stipendio.

Oggi sarà il giorno della verità per lo stabilimento jesino Cnh industrial che produce trattori, la maggiore azienda per numero di dipendenti dell’intera provincia e non solo. "Anche in base al mandato dei lavoratori diremo no al doppio turno che vorrebbe dire ridimensionare anche per il futuro lo stabilimento – spiega Vincenzo Gentilucci, segretario della Uil Ancona – e noi non possiamo assolutamente permetterlo. Se domani (oggi, ndr) l’azienda accetterà di ritirare il turno unico potremo discutere su come superare questa fase di crisi che secondo noi è ciclica. Discuteremmo di come utilizzare l’ammortizzatore sociale e di uno snellimento della forza lavoro con incentivi e prepensionamenti. Ad oggi ci hanno prospettato 71 giorni di cassa integrazione a fronte dei 60 dello scorso anno. Il turno unico – aggiunge Gentilucci - va evitato in ogni modo. Se l’azienda non lo accetterà allora sarà mobilitazione e sciopero".