
Quante volte, chi ama Ancona e la sua storia millenaria, si è fermato con il naso all’insù per leggere o cercare di interpretare una lapide, magari con una scritta latina. La nostra città ne è piena, nelle vie e nelle piazze, nelle chiese e nelle sedi del potere laico. Ovunque è possibile incontrarle e attraverso esse tornare indietro nel tempo, comprendere la storia, i fatti e i personaggi che a qualsiasi titolo hanno lasciato un segno nella vita cittadina. Per chi volesse, attraverso queste lapidi, queste scritte, queste incisioni, percorrere un viaggio affascinante, ricco di sorprese e pieno di conoscenza vi è un libro, curato da Claudio Bruschi ed edito da Affinità Elettive, dal titolo: "Voci dalle pietre". Il volume prende in esame tutto quanto è stato scolpito o impresso nella pietra in quella parte della città più ricca di storia, il centro, il quartiere Adriatico, gli ArchiStazione, Piano San Lazzaro. Sono 280 iscrizioni ordinate secondo: "Un criterio storico o di omogeneità di argomento" partendo dallo stemma cittadino del Palazzo degli Anziani per passare alla città nel tempo e poi a quella greco-romana, il tempo della Repubblica marinara e la dominazione papale. Di non poca importanza la traduzione che l’autore fa delle epigrafi latine che permette a chiunque di poter comprendere frasi, dediche, commemorazioni. Una sezione è rivolta ai vari pontefici che regnarono su Ancona e che videro dedicarsi dagli anconetani lapidi e ringraziamenti ovunque. Vi è poi la parte dedicata ai cardinali e ai vescovi che guidarono la diocesi anconetana da Ciriaco a Carlo Maccari e quella relativa alla nobiltà che lasciò segno del suo potere come i Benincasa, i Cresci Antiqui, i Fazioli, i Ferretti, i Manciforte, i Simonetti e i Trionfi. Molto interessante il capitolo relativo alla costruzione degli edifici dalla cattedrale di Santo Stefano alla caserma Villarej come quella dei sindaci che sono ricordati in città, gli anconetani illustri e i celebri personaggi nazionali senza dimenticare la comunità ebraica e gli avvenimenti più importanti del Risorgimento e dei due conflitti mondiali. Bruschi non ha tralasciato nulla. Il suo repertorio, unico nella bibliografia anconetana, nel riportare le varie iscrizioni racconta la storia di Ancona dalla sua nascita ai nostri giorni. Uno strumento di incredibile importanza non solo per chi ama la storia di Ancona ma anche per i nostri giovani che attraverso questo volume possono conoscere particolari importanti, a volte curiosi e stuzzicanti della storia anconetana.
Claudio Desideri