SILVIA SANTARELLI
Cronaca

"Un’ecografia? Qui non c’è posto"

SLo sfogo del medico di base Angeletti (Pd): "Per la mia paziente esame necessario, ma deve andare a Loreto"

In primo piano, l’ospedale di Senigallia. Nel tondo, la dottoressa Angeletti

In primo piano, l’ospedale di Senigallia. Nel tondo, la dottoressa Angeletti

Senigallia (Ancona), 23 febbraio 2024 – Liste di attesa infinite, per un’anziana è impossibile sottoporsi a un’ecografia. Il medico: "Necessaria per una corretta diagnosi". Impossibile sottoporsi ad un’ecografia al ‘Principe di Piemonte’ con il Servizio sanitario nazionale, questo è quanto accaduto alla paziente del medico di base, la dottoressa Margherita Angeletti, consigliera comunale nelle file del Pd.

"Questa giornata volge ormai al termine. Persone viste, visitate ed ascoltate, pazienti che a giusta ragione non sono più pazienti, come tutti i giorni. L’articolo 32 della Costituzione recita che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto del cittadino ed interesse della collettività e garantisce le cure gratuite agli indigenti. Ma la realtà è purtroppo diversa. Ne sanno qualcosa i pazienti, ne sa qualcosa la signora a cui qualche giorno fa ho prescritto un’ecografia dell’addome completo con priorità breve, da eseguire entro dieci-quindici giorni. Al Cup le hanno assegnato un’ ecografia fra a dieci ma a Loreto – lo sfogo social della dottoressa –. La signora è sola ed anziana,non ha chi possa accompagnarla a Loreto, non ha soldi per eseguire una ecografia a pagamento che potrebbe eseguire comodamente a Senigallia. È costretta a rinunciare. La signora lamenta coliche addominali ricorrenti e per lei è indispensabile un’ecografia per una corretta diagnosi, per corrette terapie". Le liste di attesa sono un problema presente da tempo e più volte segnalato dal Tribunale del Malato, dove quotidianamente le persone si recano a chiedere aiuto per riuscire a svolgere un esame in tempi utili.

La dottoressa ha affidato ai social il suo sfogo: "E come la signora, tante altre persone rinunciano a curarsi perché non possono ricorrere ad esami diagnostici. E noi qui a fantasticare sulle case della salute, sulla telemedicina, sull’intelligenza artificiale, ci allontaniamo sempre più da quello che dovrebbe essere lo scopo della medicina e che sta scritto nell’articolo 32 della Costituzione. Proprio come succedeva quando esercitavo la mia professione in Sierra Leone, anche lì poteva curarsi solo chi aveva possibilità economiche. L’attuale governo nazionale aveva promesso cambiamenti apicali a riguardo, come il governo locale. Cambiamenti in peggio, in molto peggio, e come al solito a rimetterci sono le persone meno abbienti e più bisognose".