A scuola col Green pass come in discoteca

Nel Bresciano la verifica sugli studenti e il personale verrà fatta individualmente tramite l’app Verifica C-19. I presidi: "Assurdo"

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di Federica Pacella

Riaprono le scuole, ma senza la piattaforma ministeriale e l’accordo con l’Autorità della Privacy, i controlli sul Green pass partiranno secondo il “modello discoteca“. "Facciamo la verifica manuale tramite l’app Verifica C-19 – spiega la dirigente dell’Itcs Abba Ballini Elena Lazzari – Immaginando che non ci sarebbero arrivate soluzioni da nessuno, ci siamo attrezzati così". Questa mattina la stessa dirigente ha programmato di essere presente a scuola, a partire dalle 7, per l’ingresso di una quarantina tra personale amministrativo ed Ata. "Ho dovuto convocare l’ennesimo collegio docenti a distanza – aggiunge – altrimenti avremmo perso ore a verificare il Green pass di 120 persone che entrano contemporaneamente. Ci auguriamo che per la ripresa delle lezioni, il 13 settembre, ci sia qualcosa di definito".

Come l’Abba, si stanno organizzando anche le altre scuole che hanno acquistato tablet per il personale delegato dai dirigenti scolastici a verificare ogni giorno la validità del Green pass. "Trovo assurdo – conclude Lazzari – che non possiamo “salvare in memoria“ la data di scadenza. Gestiamo tanti documenti sanitari, non si capisce perché questo no. Io avevo già preparato una circolare, con un link su cui up-loadare il documento, ma ho dovuto mettere tutto in standby".

Intanto, anche sul fronte del piano trasporti si rischia il caos. Ieri l’Agenzia del Tpl ha ricevuto le proposte di orario d’ingresso delle scuole superiori, raccolte dall’Ufficio scolastico di Brescia, ma il presidente Claudio Bragaglio e il direttore Massimo Lazzarini hanno già evidenziato che le proposte creano difficoltà all’organizzazione dei trasporti e vanno, dunque, riconsiderate. L’Agenzia ha evidenziato che molti istituti hanno scelto di fare il turno unico, senza seguire l’indicazione del doppio turno (60%-40%).

"Oltre l’80% degli iscritti (circa 53mila studenti su un totale di 63mila) dovrebbe recarsi a scuola per le 8: tale percentuale è assolutamente non gestibile con i mezzi di trasporto, le risorse e le limitazioni di riempimento odierne e disponibili nell’immediato futuro". Anche per il doppio turno, ci sono molte difformità soprattutto negli ambiti del Sebino ed Ovest bresciano, Garda-Valle Sabbia, Valcamonica, Bassa Bresciana. "Se si vuole davvero evitare la Dad, dunque, sarà necessario rivedere le proposte d’orario fatte da molti istituti e introdurre doppi ingressi a livello d’ambito e coordinati tra loro". Per l’Agenzia, "uno sforzo di coordinamento degli orari a livello d’ambito diviene quindi essenziale per garantire la possibilità di fruire dei mezzi pubblici".