Milano, 29 agosto - L'ala più intransigente dei No vax si prepara a bloccare le stazioni ferroviarie di 54 città con una protesta in programma il primo settembre, data in cui è previsto l'obbligo del certificato verde per viaggiare sui treni a lunga percorrenza, e intanto ieri pomeriggio, durante una manifestazione a Milano una coppia di No vax ha assaltato un gazebo del Movimento 5 Stelle che raccoglieva firme per per la presentazione delle liste in vista delle prossime elezioni comunali. Due persone, un uomo di 46 anni, con precedenti di polizia per furto, danneggiamento, rissa, porto d'armi o oggetti atti a offendere, ingiuria e altri reati, destinatario nel 2009 del Foglio di Via dal comune di Lecco per un anno, e una donna di 34 anni, sono indagati per danneggiamento, manifestazione non autorizzata e attentato contro i diritti politici del cittadino. L'inchiesta è stata aperta dal capo del Pool antiterrorismo della Procura milanese, il pm Alberto Nobili, ed è condotta dagli agenti della Digos. Secondo quanto riferisce la questura in una nota "lungo il percorso da piazza Fontana alla stazione ferroviaria Porta Genova un esiguo numero di manifestanti al centro del corteo, incrociato un gazebo di propaganda politica del Movimento 5 Stelle, ha, prima intrapreso un confronto verbale con le persone presenti e poi rovesciato il banchetto e la relativa copertura. I poliziotti stessi, in servizio in abiti civili e presenti nelle vicinanze del gazebo, sono tempestivamente intervenuti per ripristinare l'ordine ed evitare ulteriori conseguenze". Altri sei partecipanti alla manifestazione milanese, tutti uomini, tra i 50 e i 62 anni, saranno denunciati dalla Digos, come promotori del corteo contro il Green pass che, come avvenuto nei sabati precedenti, si è svolto senza il necessario preavviso al Questore di Milano. L'episodio ha suscitato preoccupazione e indignazione tra gli esponenti politici e non solo.
Di Maio: "I partiti prendano le distanze da questa vile aggressione''
Sull'episodio è intervenuto anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che non ha usato mezze misure: "Incivili, questa di sicuro non è democrazia. Gli episodi di ieri a Milano vanno condannati fermamente. Una vera e propria aggressione ai danni degli attivisti del Movimento 5 Stelle che pacificamente in piazza stavano raccogliendo le firme per la presentazione delle liste alle comunali di Milano. Sono stati momenti di tensione e paura, è doveroso che tutte le forze politiche prendano le distanze da questa vile aggressione''.
Speranza: "Le immagini dell'assalto sono terribili"
Solidarietà per quanto accaduto a Milano arriva dal ministro della Salute, Roberto Speranza: "Aggredire chi fa politica in modo democratico e pacifico è inaccettabile. Le immagini dell'assalto al gazebo M5S a Milano sono terribili e non devono più ripetersi. A tutta la comunità del M5S va la mia solidarietà"
Sala: "Solidarietà a M5S da tutta Milano"
Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha espresso in un tweet la sua "solidarietà e di tutta Milano agli attivisti del M5S che sono stati aggrediti" ieri in città da un gruppo di manifestanti 'no Green pass'. "Il diritto di manifestazione dei no-vax, di cui, come ho detto più volte, non condivido le tesi, - ha concluso - deve coincidere con il loro rispetto nei confronti di chi la pensa diversamente".
Bernardo: "Le opinioni diverse vanno contrastate con rispetto delle regole"
Ferma condanna anche dal candidato sindaco del centrodestra a Milano, Luca Bernardo che in un tweet ha espresso "Totale solidarietà a @laylapavone e @mov5stelle. e "Ferma condanna alla violenta aggressione perpetrata ieri contro un gazebo elettorale del M5S a Milano. Le opinioni diverse vanno contrastate con rispetto delle regole e della libertà democratica".
Ferrara: "Vile atto di squadrismo"
Anche per Gianluca Ferrara, vicepresidente gruppo M5s al Senato, quello che è accaduto a Milano è di un'estrema gravità: "Distruggere il nostro gazebo è stato un vile atto di squadrismo che non può restare impunito - denuncia Ferrara sui social - . Purtroppo la destra nel nostro Paese sta da troppo tempo seminando odio e rancore e questi sono i risultati. Mi domando dove fossero le forze dell'ordine. In ogni caso ci saranno tutti i modi per chiarire ogni punto. Un abbraccio va ai nostri attivisti milanesi e al mio collega Daniele Pesco che con un atteggiamento non violento hanno resistito all'aggressione. Immagino personaggi come Meloni e Salvini come avrebbero fatto i martiri se fosse accaduto ai loro partiti e immagino altresì che risonanza mediatica ci sarebbe stata. L'unica certezza è che, dopo le recenti aggressioni e minacce dalla criminalità organizzata a membri del M5s, anche questo episodio non ci farà retrocedere di 1 centimetro".