ANNA GIORGI
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Cortei no-vax, il caos organizzato unisce destra, anarchici ed ex Br

Milano, il complesso mondo che sfila in città fra slogan religiosi e vecchie conoscenze

Corteo no vax dietro il Duomo

Corteo no vax dietro il Duomo

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Milano - Spintoni, insulti, rumore, c’è chi ha provato anche a cambiare il percorso autorizzato dalla questura marciando dove non si poteva, sempre in nome della libertà dall’obbligo del vaccino, da quello del greenpass e, sabato, pure in nome della libertà di "sfilare dove ci pare". Milano ha affrontato il solito sabato pomeriggio di passione, il sedicesimo, con automobilisti furiosi per la città blindata, commercianti altrettanto indignati e cittadini indispettiti dalla manifestazione, che provavano a tenersi alla larga soprattutto dal gruppetto di fanatici che spintonavano qua e là a favore di telecamere, prendendosela anche coi cronisti. 

C’erano 4mila persone secondo i dati ufficiali della questsura. In questo ennesimo corteo scivolato fra le vie del centro non sono mancati gli episodi curiosi, come quando 700 manifestanti hanno bloccato deliberatamente il traffico lungo via Beatrice d’Este. Oltre alle male parole di decine di automobilisti in coda, letteralmente furibondi per la violenza del blocco della circolazione, altri cittadini esasperati dalle finestre delle abitazioni hanno insultato chi sfilava in corteo. Tra questi, una signora che, dal balcone, dalle parole è passata i fatti e ha lanciato sui manifestanti secchiate d’acqua. Nel frattempo all’altezza di zona Crocetta, altri manifestanti hanno portato in spalla una bara ricoperta dal Tricolore, tra croci e lumini, per celebrare, hanno detto, "il funerale della Costituzione italiana". Poco prima delle 20, in viale Bligny, alcuni manifestanti hanno aggredito quattro ragazzi che avevano protestato contro il blocco.

Un mondo eterogeneo e complesso quello dei no green pass. A sfilare in questi sedici sabati consecutivi anarchici (più o meno in vista a seconda delle giornate), esponenti di estrema destra, in un’occasione anche i neonazisti di Do.Ra. (la comunità dei Dodici Raggi di Varese), ma anche un ex terrorista modenese di 75 anni, Paolo Maurizio Ferrari (parte del nucleo originario delle Br, uscito nel 2004 dopo 30 anni senza essersi mai dissociato dalla lotta armata e arrestato nuovamente nel 2012 in una delle inchieste sul movimento No Tav), presente anche l’altra sera. In più, un misto di identità diverse, dalla sinistra a gruppi di ispirazione religiosa, con slogan messianici e apocalittici. Tutti diversi, tutti capaci però di coagularsi contro i provvedimenti sanitari. I no green pass hanno pubblicamente definito "intimidatorio" il comportamento della questura.

E la questura ieri ha risposto con i numeri. Sono 115 le persone identificate e 11 quelle denunciate solo sabato in vista dell’indagine della Procura. Già aperto il fascicolo dall’aggiunto Alberto Nobili, capo dell’Antiterrorismo, le accuse a vario titolo sono manifestazione non preavvisata, interruzione di pubblico servizio, violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria e vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate. Tra i denunciati due sorelle di 47 e 54 anni, un 21enne sardo, due 23enni gemelli, ritenuti responsabili di un’aggressione in piazza Fontana, un 29enne per violenza privata e accensione pericolosa (di un fumogeno); un 39enne e un 49enne per interruzione di pubblico servizio, violenza privata, oltraggio a pubblico ufficiale e istigazione a disobbedire alle leggi; Per gli stessi reati anche tre uomini - un 24enne bergamasco, un 26enne e un 34enne lecchesi. Nei confronti di questi due ultimi cittadini lecchesi, il questore Giuseppe Petronzi ha emesso il foglio di via obbligatorio dal comune di Milano per un anno.