Gkn, da Landini al tavolo al Mise passando per l'attacco della proprietà

Giornata 'calda' allo stabilimento di viale Fratelli Cervi dove le tute blu sono in assemblea permanente da tre settimane

Landini alla Gkn (foto Germogli)

Landini alla Gkn (foto Germogli)

Campi Bisenzio, 30 luglio 2021 - Alla Gkn di Campi Bisenzio oggi ricorrono tre settimane esatte dall'inizio dell'assemblea permanente. Era venerdì 9 luglio quando la proprietà del sito produttivo - il fondo finanziario inglese Melrose - con un 'clic' decideva di chiudere lo stabilimento e avviare la procedura di licenziamento collettivo, lasciando per strada 422 dipendenti (ma sono coinvolti anche i lavoratori delle ditte in appalto interno per cui la situazione di crisi interessa circa 500 persone).

Oggi, 30 luglio, alla fabbrica di viale Fratelli Cervi è stata una giornata molto 'calda' e non solo per le roventi temperature. Allo stabilimento è arrivato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil nazionale, per dimostrare vicinanza e solidarietà ai lavoratori, e in contemporanea da Roma è giunta la convocazione per il nuovo tavolo istituzionale: il 4 agosto in Prefettura a Firenze. E a quel tavolo, tutti manderanno un messaggio ben preciso alla proprietà: revoca dei licenziamenti e ripresa dell'attività produttiva.

Lo dice il primo cittadino di Campi Emiliano Fossi che auspica che la proprietà tenga "un approccio diverso dal passato", lo urla Landini: "Atteggiamento inaccettabile". E aggiunte: "Abbiamo visto addirittura il tentativo di mettere in discussione non solo il ruolo dei lavoratori e del sindacato, ma anche delle Istituzioni". Quindi il segretario annuncia che "la Fiom di Firenze, proprio oggi, ha depositato al tribunale l'articolo 28 per comportamento antisindacale dell’azienda".

Ma la proprietà della fabbrica, a stretto giro, ribadisce la sua posizione. "La pre-condizione negoziale di revoca della procedura di licenziamento non può essere accolta, stante la decisione di chiusura assunta" recita la nota diffusa. Inoltre la proprietà replica a Landini respingendo "ogni accusa su una sua presunta mancanza di rispetto nei confronti delle Istituzioni, legata alla legittima osservazione che il coinvolgimento del ministero dello Sviluppo economico in questa vertenza rappresenti una variazione dalla norma di legge". Nella nota, inoltre, auspica "che non venga sprecato il tempo della procedura messo a disposizione della legge per la discussione tra le parti e che si proceda all'individuazione degli strumenti di sostegno ulteriori rispetto a quelli spettanti in caso di assenza di accordo sindacale".