Influenza 2022: durata e incubazione. Le 10 domande e risposte sul virus

L'influenza è tornata peggio di come ci aveva lasciato prima del Covid nel 2019, con una forza propulsiva simile a quella del 2009, con numeri alti anticipati rispetto alla stagione

Le FAQ del ministero della Salute sull'influenza

Le FAQ del ministero della Salute sull'influenza

Roma, 5 dicembre 2022 - L'influenza australiana è arrivata in Italia ed ha già iniziato a colpire con forza. Già da fine novembre sono aumentati gli accessi in pronto soccorso per questa ondata influenzale che, secondo le stime dei medici che curano l'emergenza-urgenza, sulla base anche di quanto successo in Australia, potrebbe durare almeno un paio di mesi. L'influenza è tornata peggio di come ci aveva lasciato nel 2019, nel mondo pre-Covid, partendo a razzo: siamo tornati alla forza propulsiva del 2009 con numeri alti anticipati rispetto alla stagione. La tipologia dei casi studiati di influenza di fine 2022 si porta dietro altri virus parainfluenzali e sovrapposizioni batteriche che possono essere pericolose in particolare nei soggetti più anziani. Ecco 10 domande e 10 risposte su influenza e vaccinazione antinfluenzale prese dal sito del ministero della Salute.

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Sommario

Quali sono i sintomi dell'influenza?

I sintomi dell’influenza includono tipicamente l'insorgenza improvvisa di febbre alta, tosse e dolori muscolari. Altri sintomi comuni includono mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea, specialmente nei bambini. La maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, ma alcuni soggetti (quelli di 65 anni e oltre, bambini piccoli e adulti e bambini con patologie croniche), sono a maggior rischio di complicanze più gravi o peggioramento della loro condizione di base.

Come si trasmette l'influenza?

L'influenza si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie, in maniera: diretta (tosse, starnuti, colloquio a distanza molto ravvicinata) o indiretta (dispersione delle goccioline e secrezioni su oggetti e superfici).

Da quando e per quanto tempo si è contagiosi?

I pazienti affetti da influenza sono già contagiosi durante il periodo d’incubazione, prima della manifestazione dei sintomi. Una persona adulta può trasmettere il virus da tre a sette giorni dopo l’inizio della malattia. I bambini invece sono contagiosi più a lungo.

Quali sono le complicanze dell'influenza?

Le complicanze dell'influenza vanno dalle polmoniti batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche ), alle sinusiti e alle otiti (queste ultime soprattutto nei bambini).

Sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne incinte. Tuttavia, casi gravi di influenza si possono verificare anche in persone sane che non rientrano in alcuna delle categorie sopra citate.

Come si previene l'influenza?

Ci sono alcune semplici azioni che aiutano a prevenire la diffusione di malattie infettive in generale, e quelle che si trasmettono per via aerea come l’influenza:

  • Lavare spesso le mani con acqua e sapone, e in particolare dopo avere tossito e starnutito, o dopo avere frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici; se acqua e sapone non sono disponibili, possibile usare in alternativa soluzioni detergenti a base di alcol.
  • Coprire naso e bocca con un fazzoletto (possibilmente di carta) quando si tossisce e starnutisce e gettare immediatamente il fazzoletto usato nella spazzatura o nella biancheria da lavare.
  • Evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani non lavate; i germi, e non soltanto quelli dell’influenza, si diffondono in questo modo.
  • Rimanere a casa se malati, evitando di intraprendere viaggi e di recarvi al lavoro o a scuola, in modo da limitare contatti possibilmente infettanti con altre persone, nonché ridurre il rischio di complicazioni e infezioni concomitanti (superinfezioni) da parte di altri batteri o virus.

Per chi è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale?

Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni. Tuttavia, in accordo con gli obiettivi della pianificazione sanitaria nazionale e con il perseguimento degli obiettivi specifici del programma di immunizzazione contro l'influenza, tale vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrano un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraggano l'influenza.

Sulla base della Circolare 6 luglio 2022 Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2022-2023, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per:

  • Persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all'influenza.
  • Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori.
  • Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animale che potrebbero costituire conte di infezione da virus influenzali non umani.

A chi rivolgersi per effettuare la vaccinazione?

Ogni Regione e Provincia Autonoma stabilisce le strutture deputate alla vaccinazione. Oltre ai Servizi di vaccinazione dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, partecipano alle attività di vaccinazione anche i Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta. È possibile la somministrazione dei vaccini antinfluenzali anche nelle farmacie.

Se si è già avuta la malattia, si può essere vaccinati lo stesso?

La vaccinazione avrà l’effetto di richiamare la memoria immunologica e si avrà un aumento della risposta provocata dalla stessa vaccinazione (effetto booster). La vaccinazione di un soggetto già immune per effetto della malattia “naturale” non comporta aumentato rischio di effetti collaterali.

Il vaccino antinfluenzale può essere somministrato contemporaneamente ad altri vaccini?

Il vaccino antinfluenzale non interferisce con la risposta immune ad altri vaccini inattivati o vivi attenuati. I soggetti che rientrano nelle categorie target per la vaccinazione possono ricevere, se necessario, il vaccino antinfluenzale contemporaneamente ad altri vaccini, in sedi corporee e con siringhe diverse.

Cos'è una reazione avversa al vaccino?

Si intende per reazione avversa, la reazione, nociva e non intenzionale, ad un medicinale impiegato alle dosi normalmente somministrate all'uomo a scopi profilattici, diagnostici o terapeutici o per ripristinarne, correggerne o modificarne le funzioni fisiologiche. Una reazione avversa a un farmaco o a un vaccino, diversamente da un evento avverso, è caratterizzata dal sospetto di relazione causale tra il farmaco o vaccino e l’evento, l’esistenza di tale relazione deve essere poi valutata sulla base di una serie di elementi che comprendono la relazione temporale, presenza/assenza di cause alternative, plausibilità biologica, precedenti evidenze etc.