Roma, 6 marzo 2022 - Una palla di fuoco nel cielo d’Italia, sabato 5 marzo. Mentre tutti erano sintonizzati sulla notizia del razzo - forse cinese - che il giorno prima avrebbe dovuto cadere sulla Luna, l’Italia del centro e del nord è rimasta con il naso all’insu, tra stupore, meraviglia e timore, per quel bolide che ha attraversato il cielo con un bagliore verde, prima di cadere a terra, forse sui monti Sibillini, nella Marche. Lo scrive Daniele Gardiol, responsabile della rete Prisma dell’Inaf, l'istituto nazionale di astrofisica.
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"Ore 19.55 locali del 5 marzo 2022, una brillante meteora illumina ancora i cieli italiani, osservata da migliaia di persone. La meteora è stata registrata da nove camere della rete Prisma, situate nel Nord e Centro Italia. Il meteoroide originale aveva una massa compresa tra i 10 e i 30 chilogrammi. Entrato in atmosfera con una bassa angolazione (15 gradi rispetto all’orizzonte), l’oggetto ha illuminato i cieli per circa 10 secondi, brillando quasi quanto la Luna piena. Stimiamo una massa residua, sopravvissuta quindi al passaggio in atmosfera, di circa 1kg. I calcoli per determinare il punto di caduta di eventuali frammenti sono in corso. Numerose le segnalazioni". Il percorso del bolide, scrive l'istituto, "si è sviluppato poco a nord di Perugia per spegnersi nella zona del parco dei monti Sibillini".
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Abbiamo rivolto tre domande a un astrofisico, Giuseppe Cutispoto dell'Inaf.
L'abbiamo chiamata palla di fuoco, che cosa è stato?
"Un bolide, in altre parole un piccolo meteorite che è stato osservato nel Nord e nel Centro Italia. Ogni anno, se le valutiamo come peso, sulla Terra cadono 40mila tonnellate di meteoriti. Di solito hanno una dimensione di due centimetri e viaggiano a una velocità di decine di chilometri al secondo. Abitualmente si vedono in una regione estremamente piccola, il 50% cadono di giorno e quindi non ce ne accorgiamo".
Dove è caduto?
"Le telecamere della rete Prisma indicano la zona dei monti Sibillini, nelle Marche. Quindi abbiamo un'idea abbastanza precisa, questa rete consente di costruire una traiettoria e di identificare la zona. In altre parole, lo scopo è proprio quello di andare a trovare queste meteoriti, dopo la caduta".
Che cosa ci raccontano queste meteoriti?
"Il loro studio è importante per capire la formazione del sistema solare. Quindi conoscere la composizione chimica di questi frammenti ci può dare indicazioni utili sulla provenienza".