Roma, 4 dicembre 2022 - Continua a tenere banco la decisione del governo di aumentare la soglia dei pagamenti col Pos e di sanzionare chi non accetta le transazioni elettroniche solo sopra i 60 euro. Ma a quanto pare il limite non è ancora stato fissato ed è ancora in corso un dialogo con l'Europa che potrebbe spingere verso una soglia più bassa. Anche la premier Meloni oggi si dice possibilista. "Il piccolo importo attualmente valutato da noi è quello della sanzione. La soglia dei 60 euro è indicativa, per me può essere anche più bassa. Su questo c'è ovviamente una interlocuzione con la Commissione europea, perché il tema del pagamento elettronico è uno degli obiettivi del Pnrr, quindi bisogna vedere come andrà a finire l'interlocuzione", ha spiegato la presidente del Consio in un video sui social, inaugurando la rubrica 'appunti di Giorgia'.
Quanto costa il Pos e quali sono le commissioni sui pagamenti
Pagamenti col Pos solo sopra i 60 euro, il governo frena: "Stiamo parlando con la Ue"
Meloni ha aggiunto: "Sull'obbligo di Pos ci si dice che vogliamo impedire di pagare con il bancomat per favorire l'evasione. Il governo sta valutando la possibilità di non obbligare i commercianti ad accettare pagamenti elettronici per piccoli importi. Fino a 60 euro non vorremmo obbligarli. Vedremo come andrà a finire l'interlocuzione con la Commissione europea. Ma l'obbligo per importi così bassi incide tantissimo sui commercianti".
Anche Salvini è tornato sul discorso sanzioni. "Ognuno deve essere libero di pagare quello che vuole, quando vuole e come vuole, se voglio pagare col Pos pago col Pos, se voglio pagare in contanti pago in contanti, le multe vanno previste per altro, non per come uno utilizza il suo denaro lecitamente guadagnato", ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a margine di una visita a Genova. "In un Paese civile se voglio pagare con i soldi lecitamente guadagnati posso farlo - ha concluso - senza rendere conto a nessuno".