Ritratto per Valentina: morta dopo il vaccino, ricordo dell'amico pittore. Oggi l'autopsia

Aveva lasciato la Ginestra, dove vivono i genitori: ma tanti la piangono. Oggi l’esame per chiarire eventuali collegamenti con la dose. Il dolore di Librizzi

Valentina Bencini

Valentina Bencini

Arezzo, 19 luglio 2021 - Montevarchi è attonita per la morte improvvisa di Valentina Bencini. Nella città dove era nata 49 anni fa a 48 ore dalla sua prematura scomparsa il sentimento prevalente è l’incredulità. Da qualche tempo aveva lasciato la Ginestra, il quartiere dove tuttora vivono i familiari, e si era trasferita a San Gusmè, piccola località nel comune di Castelnuovo Berardenga, al confine tra Arezzo e Siena.

Ma il cambio di residenza non aveva interrotto i contatti, virtuali e non solo, con gli amici e le amiche del Valdarno che, appresa la notizia, hanno inondato la pagina Facebook della donna con messaggi toccanti, spesso accompagnati dalle foto dei momenti felici vissuti insieme. Prima di trasferirsi Valentina frequentava i ritrovi classici del centro e in uno dei luoghi di tendenza della mandorla montevarchina l’aveva conosciuta l’artista Carmelo Librizzi.

«Qualche mese fa – racconta il poliedrico pittore e scultore – mi aveva chiesto se potevo farle un ritratto e ho accettato volentieri perché il rapporto era stato immediatamente cordiale e piacevole. Del resto Valentina era una ragazza solare, piena di vita, sempre sorridente e con la quale si riusciva a creare subito una relazione spontanea.

Da lì era nata una bella amicizia proseguita a distanza con il sottile filo dell’arte ad unirci. Quando ho saputo della tragedia è stato come se mi fosse caduto addosso un macigno. E’ veramente assurdo veder volare via una persona così meravigliosa».

E per renderle omaggio Librizzi ha voluto dedicarle altri due ritratti che «raccontano – ha concluso – la sua grande bellezza». Ora la comunità attende chiarezza su questo dramma. La prima informativa dei carabinieri è già sul tavolo del pm Valentina Magnini che ha aperto un fascicolo. Non indica un’ipotesi di reato ma serve per svolgere accertamenti sulle cause della sua morte.

Ad aiutare l’inchiesta sarà l’autopsia, prevista oggi alle Scotte. Dovrà chiarire se a portarla via all’affetto dei suoi cari è stato un malore improvviso o se esista un nesso di causa-effetto con la prima dose di Moderna assunta a Montevarchi giovedì pomeriggio. La scoperta della tragedia il giorno seguente, intorno alle 12, neppure 24 ore dopo. La madre era allarmata dal silenzio di Valentina e ha chiesto di controllare.

Al contempo prosegue l’attività investigativa per ricostruire il quadro delle ultime ore della donna grazie al racconto di chi l’aveva vista o aveva ricevuto messaggi da lei. Un’altra fonte utile di informazioni è il telefono, anche per stabilire l’ora del decesso. L’altro versante su cui si muoveranno i carabinieri aretini è il momento della vaccinazione. Verrà acquisito ed analizzato il modulo di consenso che tutti devono riempire.

Allegato alla scheda dove il cittadino indica eventuali farmaci assunti e patologie pregresse. Valentina sembra fosse in buona salute. Non sarebbe stato trovato niente in casa che facesse pensare il contrario. Ma l’inchiesta è alle battute iniziali. I casi di sospetti eventi avversi dopo l’inoculazione vengono anche segnalati all’Aifa che gestisce il sistema di sorveglianza vaccinale.