Scala, fuori Gergiev: si cerca il sostituto. E la Netrebko dà forfait alle prove

Sala: "Il maestro non dirigerà alla Scala". La diva russa e il marito Eyvazov non si sono presentati in teatro

La diva della lirica Anna Netrebko

La diva della lirica Anna Netrebko

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Valery Gergiev non tornerà al Piermarini per dirigere le cinque restanti repliche della Dama di picche, in programma dal 5 al 15 marzo. Dopo il fortunato esordio del 23 febbraio, è scoppiata la guerra in Ucraina, scatenata dal suo amico Vladimir Putin; e al maestro è stato chiesto dalla Scala e dal sindaco Giuseppe Sala di fare una dichiarazione per una soluzione pacifica del conflitto. Da Gergiev – che nel 2014 firmò una lettera di sostegno all’invasione della Crimea – non è mai arrivata una risposta, e quasi certamente non arriverà. "Non credo che ci sarà, credo che a questo punto lo possiamo escludere", ha detto ieri proprio Sala, precisando di non aver preteso "nessuna abiura", bensì "una presa di distanza dalla guerra, che è una cosa un po’ diversa".

Detto questo, forse già oggi la dirigenza di via Filodrammatici potrebbe comunicare il sostituto, tutt’altro che facile da individuare: la Dama di picche è un’opera russa, e tanti direttori si trovano in patria, quindi impossibilitati ad arrivare in Italia per via del reciproco blocco aereo. Per l’appuntamento del 7 con la Filarmonica, sarà invece il direttore musicale Riccardo Chailly a salire sul podio. Intanto, i teatri di mezza Europa stanno facendo terra bruciata attorno a Gergiev: ieri è scaduto l’ultimaum del primo cittadino di Monaco di Baviera Dieter Reiter, pronto a revocare al russo il ruolo di direttore principale dei Munchener Philharmoniker; la Filarmonica di Parigi ha già annullato i concerti con il maestro, mentre la Rotterdams Philharmonisch Orkest ha fatto sapere che farà lo stesso nel caso in cui Gergiev non si dichiari contro la guerra scatenata da Putin. Senza contare che pure il suo agente Marcus Felsner ha deciso di chiudere la collaborazione con lui: "Alla luce della guerra criminale perpetrata dal regime russo contro la nazione Ucraina democratica e indipendente e contro l’aperta società europea nel suo complesso – si legge in un comunicato diffuso domenica – è diventato impossibile per noi, e chiaramente sgradito, difendere gli interessi del maestro Gergiev".

Per una partita che sembra chiudersi, ce n’è un’altra che rischia di aprirsi, suscitando ulteriori polemiche. Sì, perché ieri la super star russa Anna Netrebko e il marito Yusif Eyvazov non si sono presentati alla Scala, dov’erano attesi per partecipare alle prove di Adriana Lecouvreur, opera che debutterà al Piermarini domenica prossima e che dovrebbe vedere impegnata la coppia in quattro rappresentazioni (9, 12, 16 e 19 marzo). Si va verso il forfait? Presto per dirlo: ufficialmente Netrebko avrebbe fatto sapere al teatro di dover effettuare un tampone prima di recarsi a Milano, ma la sensazione è che si tratti solo di una scusa per prendere tempo e decidere il da farsi. Nei giorni scorsi, la diva, acclamatissima al Piermarini in varie occasioni per le interpretazioni del 7 dicembre (l’ultima tre mesi fa nel Macbeth), si è detta contraria alla guerra in un post sui suoi profili social, ma è altrettanto vero che viene etichettata da molti come una "scoperta" di Gergiev. Di conseguenza, pare probabile che Netrebko decida di evitare il palcoscenico scaligero, almeno in un momento così delicato, per non rischiare di finire nel mirino di contestazioni da parte del pubblico o quantomeno per non dover rispondere a domande quantomeno scomode per lei.