Variante Delta: Francia a rischio coprifuoco. Ecco i Paesi dove è già in vigore

Restrizioni notturne anche in Spagna, dove preoccupano le terapie intensive della Catalogna, Grecia e Portogallo

La Francia non esclude il ritorno al coprifuoco (Ansa)

La Francia non esclude il ritorno al coprifuoco (Ansa)

Roma, 19 luglio 2021 - Lo spettro del coprifuoco anti-Covid torna ad aleggiare sull'Europa, e mentre la Gran Bretagna va controcorrente e inaugura il Freedom day, qui e là ricompaiono le ordinanze restrittive per fare fronte al boom di nuovi contagi causati soprattutto dalla variante Delta. Decisioni che, in piena estate, mettono in seria difficoltà anche l'industria turistica, com'è successo a Mykonos, dove oltre allo stop notturno dall'una alle 6 è stato deciso anche il divieto di far musica nei locali, con buona pace della movida estiva. 

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Sommario:

Francia

Ma al coprifuoco notturno inizia a pensare anche la Francia: il segretario di Stato per gli Affari europei Clement Beaune a Bfm tv ha detto che non può essere esclusa la reimposizione delle misure di coprifuoco per frenare la diffusione del Covid-19, se le infezioni continueranno a salire.  La Francia, dove Macron ha esteso l'uso del Green pass a bar e ristoranti e a molti eventi (causando furenti proteste di piazza) ha riportato ieri oltre 12.500 nuovi casi di Coronavirus, superando per il terzo giorno consecutivo la soglia delle 10.000 infezioni a causa della rapida diffusione della variante Delta.   Beaune ha anche affermato che l'imposizione di restrizioni da parte del Regno Unito ai viaggiatori provenienti dalla Francia sembra piuttosto "eccessiva". "Non pensiamo che le decisioni del Regno Unito siano totalmente basate su basi scientifiche. Le troviamo eccessivi", ha detto, secondo l'agenzia Reuters. 

Spagna

Ieri le autorità sanitarie della Catalogna - dove sono stati reintrodotti distanziamento e coprifuoco - hanno lanciato una sorta di allerta sanitaria: c'è il rischio di tornare ad avere i reparti di terapia intensiva saturi a Barcellona e negli ospedali catalani entro fine luglio. Anche altre comunità come Galizia, Cantabria, Paesi Baschi e Madrid hanno registrato un aumento dei ricoverati in terapia intensiva nelle ultime 24 ore. Coprifuoco anche nelle famose località balneari di Sitges e Salou.

Grecia

A parte il caso del coprifuoco a Mykonos, le regole per andare in Grecia in vacanza sono piuttosto stringenti: dal 5 luglio gli adulti che intendono recarsi nelle isole greche devono presentare un certificato di vaccinazione anti Covid o un tampone/test antigenico rapido negativo o dimostrare di essere guarite recentemente. I giovani fra i 12 e i 17 anni potranno viaggiare con qualsiasi test, compresi quelli che si fanno a casa, mentre non è richiesto alcun test ai minori di 12 anni. 

La misura non interessa le isole Euba, Leucade e Salamina. Il governo sta valutando l'introduzione di controlli anche per gli spostamenti tra le regioni della Grecia continentale.

Mykonos, casi quadruplicati

Cinque ore di coprifuoco notturno e altre restrizioni sono state imposte a Mykonos, una delle più popolari mete turistiche della Grecia, a causa di una "preoccupante" impennata dei casi di Covid-19. Secondo i media locali le autorità hanno disposto il coprifuoco dall'una alle sei e il divieto di suonare musica per bar, ristoranti e locali notturni. Le misure, come ha spiegato il vice ministro della Protezione civile Nikos Hardalias, sono effettive da subito e si protrarranno fino al 26 luglio.  "Chiediamo ai residenti, ai turisti e agli imprenditori della nostra bellissima isola di seguire fedelmente le misure in modo che la diffusione del virus possa essere rapidamente controllata e Mykonos possa tornare alla normalità", ha affermato Hardalias. Lo stesso vice ministro il 15 luglio aveva avvertito che i casi attivi nell'isola erano quadruplicati superando i 300 in appena una settimana

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Portogallo

Da inizio luglio norme più severe per i turisti anche in Portogallo: che siano stranieri o portoghesi di ritorno dall'estero, per soggiornare in albergo devono presentare un test negativo, un attestato vaccinale o la prova di una recente guarigione. Lo stesso provvedimento vale anche per altri tipi di alloggi, come gli Airbnb. Nel fine settimana, in 60 località ad alto rischio Covid, tra cui Lisbona e Porto, all'ingresso dei ristoranti viene chiesto un attestato vaccinale o di guarigione per poter consumare il pasto all'interno.  In più dal 2 luglio è tornato in vigore il coprifuoco - a Lisbona e Porto - con un divieto di circolazione fra le 23 e le 5 di mattina. E' stata anche estesa ad altri 16 comuni la limitazione degli orari di apertura dei bar e dei ristoranti, che interessava già Lisbona, alle 22.30 in settimana e alle 15.30 il weekend.