Zia e nipote percorrono 1.600 km per consegnare aiuti umanitari

Daniela Montorsi e Timoteo. Buratti nel viaggio di ritorno . hanno portato con loro sette. profughi, ora in salvo

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Un furgone da Roccastrada a Varsavia, carico di aiuti umanitari raccolti dai cittadini e destinati alla popolazione Ucraina in fuga dalla guerra. Un viaggio compiuto da Daniela Montorsi, 58 anni, e dal nipote Timoteo Buratti, 28 anni, alla volta di Varsavia dove sono giunti dopo aver guidato ininterrottamente per 20 ore percorrendo più di 1.600 chilometri. A Varsavia hanno raggiunto il centro di accoglienza dei profughi ucraini dove hanno scaricato tutto il materiale e, dopo una breve sosta, sono ripartiti per l’Italia. Ma non sono ritornati da soli: il mezzo che all’andata era pieno di aiuti umanitari, al ritorno era ancora più carico di solidarietà, infatti Daniela e Timoteo, hanno riportato con loro in Italia 7 profughi ucraini che sono stati accolti dal nostro Paese. Quattro di loro sono stati accompagnati a Bologna, mentre gli altri tre sono arrivati a Grosseto per essere accolti nel nostro territorio.

"Stavo lavorando in campagna, quando mio nipote mi ha chiamato chiedendomi se avevo fatto il digiuno per l’Ucraina – queste le parole di Daniela Montorsi –. Gli ho detto fin da subito che si doveva fare qualcosa di più concreto. Gli ho detto che sarei partita con il furgone per portare un aiuto direttamente là e lui, senza esitare un istante mi ha detto che sarebbe venuto con me. Ho contattato il vicesindaco di Roccastrada e in poco tempo abbiamo riempito il furgone con molti generi di prima necessità che generosamente la popolazione roccastradina aveva raccolto in pochissime ore e giovedi nel tardo pomeriggio siamo partiti alla volta di Varsavia".

"Una volta raggiunto il centro profughi a Varsavia – prosegue Timoteo Buratti – abbiamo scaricato il furgone, consegnato il materiale e ci siamo messi subito alla ricerca di qualcuno che volesse raggiungere l’Italia e dopo una breve ricerca, siamo riusciti a trovare 7 persone, tra cui un bambino. Quattro di loro li abbiamo lasciati a Bologna dove hanno raggiunto dei loro parenti e tre sono venuti con noi fino a Grosseto dove ad aspettarli c’erano dei familiari".

"Desidero esprimere un grandissimo ringraziamento – dice il vicesindaco Stefania Pacciani – a Daniela e Timoteo per questa grande opera umanitaria, a nome dell’Amministrazione e di tutta la comunità roccastradina". E il sindaco Francesco Limatola invita i suoi concittadini a continuare nella raccolta, che prosegue, dal lunedì al sabato (8-13) nella sede della Misericordia in via San Martino n. 44 (0564565093 o 3384179186).

E anche Scarlino è in prima linea per l’Ucraina. Il Comune ha incontrato le associazioni di volontariato di Scarlino per organizzare una raccolta di beni di prima necessità. Per questo chi volesse donare beni di prima necessità può contattare la Cri (3316736208), Scarlino Soccorso (0566 216295), o la Caritas parrocchiale (0566 35029).