Caparra in nero trattenuta. Gli studenti fanno causa all’affittuaria: condannata

Battaglia contro il caro affitti. Due ragazzi di Recanati che studiano sotto le cento torri hanno denunciato la proprietaria dell’appartamento. Il legale: "Spero che serva da lezione"

Ascoli, 26 marzo 2024 – Due studenti recanatesi che frequentano l’università ad Ascoli vincono in tribunale la battaglia contro il ‘caro affitti’. Entrambi sono stati assistiti dall’avvocato Damiano Corsalini che li ha difesi sin davanti alla Corte d’Appello di Ancona. Come si ricorderà, nell’agosto scorso molti universitari in tutte le città italiane avevano inscenato una clamorosa protesta piantando le loro tende fuori dalla sede dell’ateneo per denunciare il caro affitti e i problemi per gli studenti, specie le matricole, a trovare alloggi a prezzi accettabili.

I due giovani, insieme ad altri due studenti, avevano preso in locazione un appartamento nella città delle Cento Torri. La proprietaria dell’immobile, all’atto del contratto aveva preteso che una parte del canone di locazione pattuito venisse corrisposta in nero e, alla scadenza dell’affitto, aveva trattenuto la cauzione, versata all’inizio dagli studenti, sostenendo che i ragazzi avevano arrecato danni all’appartamento.

Porta Solesta Ascoli
Porta Solesta Ascoli

I ragazzi, dopo aver tentato inutilmente di farsi restituire la caparra (si sarebbero accontentati di questo), non si sono arresi e pur di far valere le proprie ragioni si sono rivolti all’avvocato Corsalini decidendo di intraprendere un’azione giudiziale prima dinanzi al Tribunale di Ascoli e, poi, davanti alla Corte d’Appello di Ancona. Gli studenti hanno agito sino all’ultimo con determinazione non tanto per motivi economici quanto per ragioni di giustizia. Alla fine la Corte dorica, con sentenza numero 287 di quest’anno ha condannato la proprietaria dell’abitazione a restituire tutte le somme ricevute in nero, a rimborsare il deposito cauzionale e anche a pagare le spese legali sostenute dai giovani. Una bella soddisfazione per gli studenti e tanta amarezza per la proprietaria.

Speriamo – ha commentato il legale degli studenti – che la decisione serva da lezione per tutti coloro che si approfittano del disagio di chi studia fuori casa". Capita troppo spesso, infatti, che gli studenti, quando vanno a frequentare le Università fuori sede, abbiano problemi a trovare case in affitto e, quando le trovano, debbono pagare canoni molto alti e accettare condizioni contrattuali inique".