Giovane mamma morta al luna park. Guerra di perizie tra difesa e accusa

Il processo a carico di Graziella Metastasio e sua figlia Sharon Vinotti accusate di omicidio colposo.

Il processo a carico di Graziella Metastasio e sua figlia Sharon Vinotti accusate di omicidio colposo

Il processo a carico di Graziella Metastasio e sua figlia Sharon Vinotti accusate di omicidio colposo

Ascoli, 24 aprile 2024 – È ripreso davanti al giudice del tribunale di Ascoli Domizia Proietti il processo a carico di Graziella Metastasio e sua figlia Sharon Vinotti accusate dell’omicidio colposo di Francesca Galazzo, la giovane mamma che il 14 luglio 2017 perse la vita precipitando dalla giostra ’Trottola Twist’ al Luna park di San Benedetto.

Metastasio è la proprietaria della giostra dove avvenne il tragico incidente e la figlia Sharon quella sera si occupava dell’accesso alla sfera. Entrambe sono difese dall’avvocato Valentino Mascetti. La settimana scorsa è giunta la prima sentenza per questo drammatico evento; il giudice Matteo Di Battista ha condannato a 4 mesi di reclusione (pena sospesa) Gaetano Orlandi 82 anni di Montevarchi stabilendo una provvisionale di 10.000 euro in favore della parte civile, alcuni familiari della vittima. Nell’udienza di ieri si è tornati a parlare della corporatura della vittima che, secondo l’accusa, andava valutata al momento di farla salire sulla capsula. In questa direzione è andato anche il racconto di un testimone dell’accusa che ha confortato quanto detto nell’udienza precedente dal consulente della Procura, sostenendo che "la corporatura importante della ragazza può aver provocato lo sbilanciamento della capsula e procurato a lei un dolore altrettanto importante". Una tesi che non trova d’accordo la difesa delle due imputate che cercherà di confutare queste conclusioni producendo testimonianze e perizie. Nel processo è parte civile la madre della sfortunata ragazza, assistita dall’avvocato Enrico Sciarroni.

p. erc.