La tragedia alla giostra, l’amica di Francesca: “Era serena, poi il volo”

Maria Sole Monaco il 14 luglio era insieme a Francesca Galazzo. Ieri in aula ha raccontato la sua versione: "Non si è assolutamente sganciata da sola"

Francesca Galazzo, giovane mamma sambenedettese morta il 14 luglio 2017

Francesca Galazzo, giovane mamma sambenedettese morta il 14 luglio 2017

Ascoli Piceno, 3 ottobre 2023 – «Francesca era serena, felice di andare sulla giostra e non ha certamente tentato di sganciare la protezione". E’ l’importante testimonianza resa ieri da Maria Sole Monaco, la ragazza che quella sera è salita sulla giostra insieme a Francesca Galazzo, la giovane mamma sambenedettese che il 14 luglio 2017 precipitò dalla giostra ’Trottola Twist’ al Luna park di San Benedetto perdendo la vita.

E’ in corso davanti al tribunale di Ascoli il processo che vede imputate Graziella Metastasio e sua figlia Sharon Vinotti, accusate di omicidio colposo, la prima quale proprietaria della giostra dove avvenne il tragico incidente e la seconda poiché quella sera si occupava dell’accesso alla sfera.

Sono entrambe difese dall’avvocato Valentino Mascetti. Per la stessa vicenda è già sotto processo Gaetano Orlandi, l’ingegnere 78enne di Montevarchi che deve rispondere di omicidio colposo. Non è stato l’unico coinvolto nell’inchiesta della Procura ascolana che ha riguardato anche altre figure. In sede di udienza preliminare il giudice Rita De Angelis ha infatti assolto Giovanni Fortuna (processato su sua richiesta con rito abbreviato) ed ha emesso una sentenza di non doversi procedere per Luigi Carini, nel frattempo deceduto. Nel processo è parte civile la madre della sfortunata ragazza, assistita dall’avvocato Enrico Sciarroni.

«Francesca non ha fatto alcun movimento strano. E’ una giostra che nel momento in cui parte non ti da la possibilità di ragionare tanto che io mi sono quasi sentita svenire quando siamo state lanciate verso l’alto" ha detto ancora Maria Sole.

"Anche allungandosi non era possibile arrivare a toccare la barra centrale dove ci sono gli occhielli. Non si è assolutamente sganciata da sola. Aveva solo cambiato il posto quando siamo salite per meglio bilanciare il peso. Poi è successo quello ce è successo" ha aggiunto ricordando la tristissima serata, l’ultima di Francesca Galazzo. Durante l’udienza è stato sentito anche un ispettore di polizia e un incaricato dell’Asur che ha riferito su quelle che dovevano essere le competenze di Sharon Vinotti che era stata formata e doveva attenersi a quanto contenuto nel manuale. Il processo è stato rinviato a fine novembre quando saliranno sul banco dei testimoni altri consulenti della procura.