Maxi evasione fiscale scoperta: azienda di prodotti tipici nei guai

La ditta dell’entroterra ascolano è specializzata nella trasformazione e commercializzazione di prodotti alimentari come funghi, sughi, ortaggi sott’olio, conserve. Sequestro di 100mila euro. L’operazione della Guardia di Finanza

Controlli della Guardia di Finanza (foto d’archivio)

Controlli della Guardia di Finanza (foto d’archivio)

Ascoli, 30 aprile 2024 – Ben 760mila euro di evasione fiscale. Questa l’accusa mossa ad una delle più importanti e longeve aziende dell’entroterra ascolano, che opera da qualche anno nello stabilimento nella zona industriale di Monteprandone, specializzata nella trasformazione e commercializzazione di prodotti alimentari come funghi, tartufi, salse, creme, sughi, ortaggi sott’olio, conserve. Per questo motivo la Guardia di Finanza di Ascoli ha eseguito un sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta ed indiretta, fino alla concorrenza della somma di circa 100mila euro, nei confronti della società operante nel settore della lavorazione di prodotti tipici locali Dop e Igp, e del suo titolare, a cui la Procura di Ascoli ha notificato nei giorni scorsi l’avviso di chiusura delle indagini.

Potrà ora chiedere, attraverso il suo avvocato, di essere sentito o produrre memorie difensive, per dimostrare la correttezza del proprio operato. Le Fiamme gialle picene del Nucleo di Polizia economica-tributaria, nell’ambito dei servizi a contrasto dell’evasione fiscale ed a tutela dei distretti industriali, hanno eseguito un controllo fiscale dal quale è emerso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, emesse da una società ’cartiera’ per oltre 760.000 euro, per il cui utilizzo è stato denunciato il rappresentante legale ed avanzata relativa proposta di sequestro preventivo pari all’importo delle imposte evase.

Per comprendere di cosa stiamo parlando, va detto che le cosiddette "società cartiere" emettono fatture per operazioni inesistenti. La loro caratteristica principale riguarda una movimentazione bancaria molto rilevante, con entrate relative al pagamento di fatture e uscite proporzionali corrispondenti a ripetuti prelievi, a fronte della mancanza di operazioni tipiche delle imprese reali.

All’esito degli approfondimenti delle Fiamme gialle, il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Ascoli, ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, nei confronti della società in questione e del suo rappresentante legale, per l’importo complessivo di 99.902 euro, che è stato interamente eseguito, cautelando le somme rinvenute sul conto corrente intestato alla società presso un locale istituto di credito. "L’attività di servizio – fa sapere il Comando provinciale della Guardia di Finanza – costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio economico-finanziario esercitato per la repressione del grave fenomeno dell’evasione fiscale, a tutela dei cittadini e degli imprenditori rispettosi delle regole, al fine di assicurare l’equità sociale quale condizione fondamentale del benessere della collettività".