
Tecnici. all’opera per cercare di rintracciare il tubo e quindi il punto di rottura
Nuovi guasti e nuove fughe di gas nella zona della scuola Malaspina, in pieno centro storico. Tutta l’area è soggetta ormai da tempo a continue rotture di tubi all’impianto di distribuzione del gas che passa nel sottosuolo. La zona interessata è quella che va dalla rotonda Giacomini a via Malaspina e all’ufficio Anagrafe. Almeno tre episodi in meno di due settimane si erano già registrati da febbraio e marzo, con gli operai al lavoro a più riprese non senza difficoltà nel riuscire ad individuare ogni volta il punto di rottura. E nei giorni scorsi un nuovo guasto: anche qui le ruspe del gestore, l’azienda Sato, sono intervenute e hanno riparato il tubo danneggiato. Nei mesi scorsi, alcuni residenti del quartiere si erano preoccupati per il continuo odore di gas che si avvertiva non solo per le strade, ma anche all’interno delle abitazioni e nei garage. In una palazzina di via Alfieri, la strada che da piazza Giacomini conduce davanti alla scuola Malaspina, è stato necessario areare bene i locali di un’abitazione tanto era forte l’odore di gas e soprattutto per evitare di saturare l’ambiente con il conseguente rischio di una possibile esplosione. Infatti, a detta dei tecnici intervenuti, in seguito a una fuga di gas nel sottosuolo il metano potrebbe infiltrarsi, attraverso il sistema fognario, anche nei locali più bassi delle abitazioni come garage, rustici e cantine. "A volte le operazioni sono andate avanti fino a notte inoltrata – racconta un residente –. In queste settimane si sente spesso odore di gas in questa zona".
Anche durante il nostro sopralluogo, avvenuto proprio mentre i tecnici erano all’opera per cercare di rintracciare il tubo e quindi il punto di rottura, l’odore di metano si avvertiva distintamente, anche a distanza di parecchie decine di metri. Dopo la serie di episodi dei mesi scorsi, sembrava che la situazione fosse tornata alla normalità e invece lunedì mattina gli operai sono intervenuti in seguito a una nuova segnalazione. A generare le numerose rotture si pensa che possa essere il continuo via vai di mezzi pesanti che si registra da mesi per via di alcuni cantieri, in particolare di quello che è in corso nel palazzo dell’Anagrafe: il peso dei camion, i continui solleciti all’asfalto, che di conseguenza poi si ripercuotono nel sottosuolo, insieme alla vetustà delle tubature avrebbero generato questo fenomeno delle continue rotture, che non si riesce ad arginare se non con ripetuti interventi degli operai.
Domenico Cantalamessa