La società incontra i club ufficiali

Al Picchio Village i rappresentanti dei dodici circoli di fan

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La società ha incontrato i rappresentanti dei 12 fan club dell’Ascoli. Giovedì pomeriggio sulla tribunetta del Picchio Village il direttore generale Domenico Verdone ha potuto raggruppare tutti insieme i gruppi organizzati. Per l’occasione erano presenti Ceska Bianconera, Fedelissimi Arquata del Tronto, Ascoli Club Agro Pontino, Vienna Bianconera, Veterani Ascoli Piceno e sezione Veneto, Pallonari, Regio V Picenum, Ascoli Club Offida, Piceni delle Marche, Club Costantino Rozzi Montegiorgio e Pagliare Bianconera. Tutti hanno voluto rispondere presente all’appuntamento voluto dai vertici di corso Vittorio per cercare di dare un carattere di ufficialità a tante realtà che da molti anni continuano a seguire assiduamente la squadra nelle gare disputate al Del Duca e in trasferta. "Una giornata importante per la società perché abbiamo riconosciuto tanti club che seguono le vicende dell’Ascoli da decenni o da tantissimi anni - ha commentato il diggì -. Questo è un motivo d’orgoglio per tutti noi. Abbiamo visto anche in loro una grande felicità nel voler essere qui. La cosa emozionante è stata averne alcuni che arrivano anche dall’estero. A loro se ne aggiungono alcuni storici come quello di Montegiorgio intitolato a Costantino Rozzi che il prossimo anno festeggerà cinquant’anni di attività. Questo fa capire quanto questa squadra sia seguita e quanti tifosi può vantare. Il nostro slo farà da filtro tra la società e i club. A loro proporremo dei vantaggi presso lo store e una serie di attività che verranno allestite per renderli sempre più orgogliosi di tifare l’Ascoli". Dal gruppo più giovane, ovvero i Piceni delle Marche nato da qualche settimana nel nord delle regione, a quello più antico: il club Costantino Rozzi di Montegiorgio.

"Mio fratello ha speso una vita per l’Ascoli – ha raccontato Goffredo Liberati, fratello del compianto Alberto -, lui era il cervello pensante di questo gruppo. Sono contento di continuare questo percorso". "Mio padre era quello che mi ha trasmesso questa malattia – ha aggiunto il figlio -, e poi mi ha fatto diventare un tifoso appena potevo iniziare a seguire. Spero di riuscire a portare alto il nome del nostro storico gruppo. Faremo una festa per onorare il club, mio padre e l’Ascoli". Nel pomeriggio condiviso con i fedeli sostenitori erano presenti anche il direttore sportivo Valentini, la responsabile dell’area comunicazione Lolli e i calciatori Leali e Collocolo. A ciascuno dei gruppi presenti è stato donato un pallone personalizzato in cuoio.

mas.mar.