L’Ascoli va al tappeto sotto i colpi del Parma

I bianconeri si ritrovano sotto di due reti già dopo 18 minuti e faticano a reagire. Ennesima tegola con l’infortunio di Baumann

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PARMA

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(4-3-3): Baumann (30’ pt Guarna); Salvi, Botteghin, Bellusci, Giordano (11’ st Adjapong); Collocolo, Buchel, Caligara; Falzerano (11’ st Lungoyi), Gondo (11’ st Dionisi), Bidaoui (29’ st Mendes). A disposizione: Simic, Quaranta, Donati, Eramo, Palazzino, Giovane, Fontana. All. Bucchi.

PARMA (4-2-3-1): Buffon; Delprato, Romagnoli (1’ st Circati), Valenti, Oosterwolde; Juric, Estevez; Camara (9’ st Man), Vazquez (26’ st Sohm, Tutino (14’ st Hainaut); Inglese (26’ st Benedyczak). A disposizione: Chichizola, Corvi, Osorio, Balogh, Bonny, Coulibaly, Zagaritis. All. Pecchia.

Arbitro: Prontera di Bologna.

Marcatori: 8’ pt Tutino (P), 18’ pt Inglese (P), 21’ st Man (P), 34’ st Lungoyi (A).

Note: 6.494 spettatori (3.912 abbonati); ammoniti Salvi, Dionisi, Lungoyi, Bellusci per l’Ascoli, Vazquez, Oosterwolde, Hainaut, Juric per il Parma; corner 3-0 per l’Ascoli; recupero 2’ pt, 4’ st.

Secondo passo falso consecutivo per l’Ascoli di Bucchi. La gara che doveva offrire l’opportunità di invertire la rotta dopo la prestazione poco convincente di Perugia, almeno dal punto di vista mentale se non sotto quello del risultato, in realtà si è trasformata in un’altra condanna che ha messo in evidenza le difficoltà del Picchio nell’imporre il proprio gioco. Alla fine dei conti al Del Duca il Parma ha potuto passeggiare 3-1 portandosi subito avanti con il cinismo e la cattiveria sotto porta di Tutino e Inglese. Nella ripresa giù il cappello all’iniziativa in solitaria di Man capace di calare il tris e chiudere virtualmente il confronto. La girandola bianconera dei cambi infine ha ridato brio con il gol della bandiera di Lungoyi, arrivato purtroppo tardi, ma non ha evitato la brutta sconfitta. Segno evidente che c’è ancora molto da lavorare. Nel freddo e piovoso pomeriggio andato in scena al Del Duca si è visto poco Ascoli e tanto Parma.

Il divario tecnico tra le due squadre lo si conosceva bene già alla vigilia dell’incontro, quello che però ha un po’ sorpreso è stato di nuovo l’atteggiamento molle mostrato dai bianconeri nell’approcciare alla gara. Una sorpresa negativa proprio perché dopo il ko del Curi ci si aspettava di certo maggior cattiveria agonistica nell’aggredire un avversario che, se lasciato giocare, avrebbe potuto fare molto male. Proprio come quanto accaduto. La sveglia è arrivata con i due gol iniziali di Tutino e Inglese che hanno buttato giù dal letto l’Ascoli portando la sfida sul binario auspicato da Pecchia. Sul vantaggio l’Ascoli ci ha messo del suo con un intervento non impeccabile di Salvi, capace di favorire il diagonale secco di Tutino. Il raddoppio è stato frutto di un meccanismo ben oliato e una scelta di tempo perfetta tra Camara e Inglese con il centravanti autore di una gara superlativa.

L’infortunio al portiere Baumann alla mezz’ora del primo tempo è stata l’ennesima mazzata prima del tris di Man nella ripresa. A quel punto il Picchio è sembrato tornare in vita con il gol di Lungoyi e qualche assalto finale però ben respinto dalla retroguardia gialloblù e dall’ottimo riflesso di Buffon sulla deviazione maldestra di Circati. In campo e sugli spalti non sono mancati momenti di vicinanza alle famiglie delle vittime dell’alluvione che ha colpito le Marche. Lutto al braccio per le squadre in campo, un minuto di silenzio e striscioni da un parte e dall’altra. Alcuni dei pochi momenti da applausi in un’altra giornata nera per l’Ascoli.

Massimiliano Mariotti