L’ex di Spal e Ascoli Gigi Grassi: "Contro i ferraresi una sfida tirata"

Il 38enne gioca ancora a Forte dei Marmi e ricorda i tempi in bianconero: "Spero che vinca il Picchio"

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Gigi Grassi ha compiuto 38 anni lo scorso ottobre e va (spedito) per i 39, ma i suoi piedi non sono d’accordo con la carta di identità e continuano ad incantare chi va a seguire le partite del Real Forte Querceta, squadra semiprofessionistica (serie D) di Forte dei Marmi. Per lui fino ad ora 12 presenze condite da 3 gol e 4 assist: "All’inizio di questa stagione non avevo più voglia di girare l’Italia ma avevo ancora una gran voglia di giocare, quindi ho optato per questa scelta e mi sto divertendo molto – racconta – E’ dura lasciare una passione come quella per il calcio". Nella sua carriera di ‘top player’ di serie C Gigi Grassi, trequartista dal sinistro sopraffino, ha assaggiato la B in due occasioni: con l’Ascoli nel 20152016 e con la Spal nel 20162017, proprio le squadre che sabato pomeriggio incroceranno i tacchetti al Paolo Mazza. Gigi, ricordi in bianconero e in biancazzurro?

"Belli, due campionati di C da protagonisti e due promozioni molto emozionanti. Peccato, in entrambi i casi, essere restato pochi mesi in B, ma va bene così".

Lei conosce bene i due ambienti e diversi giocatori che scenderanno in campo, che gara sarà?

"A Ferrara è tornato Mora, un elemento di esperienza che fa sentire tutto il suo peso a centrocampo, poi ci sono anche Vicari e Finotto, entrambi miei ex compagni nell’esperienza in biancazzurro. E’ una squadra che vanta giocatori di spessore ma che sta avendo difficoltà, infatti si può dire che sabato le parti, con l’Ascoli, saranno invertite rispetto al trend degli ultimi tornei. La formazione che punta in alto è quella bianconera, mentre la Spal deve tirarsi fuori dai guai. Sarà una gara tirata".

Del Picchio chi l’ha impressionata di più?

"Credo che mister Sottil sia il principale valore aggiunto. Ho visto qualche partita, l’ultima quella di Lecce, giocata benissimo contro una formazione di primo livello. E’ sintomo che l’allenatore sa far girare la squadra. Non lo conosco personalmente ma ne parlano tutti molto bene e i fatti sono la prova tangibile delle sue qualità. Dei giocatori mi piacciono Maistro e Dionisi, anche se un contributo importante sta arrivando da Bellusci: lui incarna lo spirito ascolano".

Dove può arrivare questo Picchio?

"In alto, sicuramente. Il calendario da qui alla fine non è semplice, ma come ho detto si tratta di una squadra che difficilmente va in difficoltà. Dice sempre la sua e può fare male a chiunque, come accaduto nella trasferta di Lecce, anche se si è conclusa con una sconfitta. Personalmente sono fiducioso che possa arrivare qualcosa di importante".

La Spal così in difficoltà se l’aspettava?

"Onestamente no, ma credo che tutto dipenda dalla chiusura del ciclo di Colombarini, il patron della doppia promozione in B e in A: è cambiata la proprietà e saranno cambiati anche tanti meccanismi interni, non è facile ripetersi nel breve periodo, serve molta programmazione. Credo, comunque, che alla fine si salveranno".

Un pari andrebbe bene?

"Sì… Ma spero che vinca l’Ascoli".

Gigi Mancini