Adozioni gay, bocciato il ricorso di due donne americane

Il verdetto del tribunale dei minorenni di Bologna. Negli Stati Uniti entrambe, sposate, sono riconosciute come madri adottive dei figli dell’altra

Adozioni gay, il tribunale dei minorenni di Bologna dichiara inammissibile il ricorso di due donne sposate negli Stati Uniti (Foto di repertorio Ansa)

Adozioni gay, il tribunale dei minorenni di Bologna dichiara inammissibile il ricorso di due donne sposate negli Stati Uniti (Foto di repertorio Ansa)

Bologna, 17 maggio 2016 - Dopo la bocciatura del Parlamento, la stepchild adoption riceve uno stop anche dal tribunale dei minorenni di Bologna, che ha dichiarato inammissibile il ricorso di due donne sposate negli Stati Uniti d’Amercia.

E’ il caso delle americane Eleonora Beck e Liz Joffe. Ciascuna ha una propria figlia, e un tribunale dell’Oregon ha stabilito che entrambe sono, reciprocamente, madri adottive.

Trasferitesi a Bologna, le donne si sono rivolte al tribunale dei minorenni chiedendo il riconoscimento anche in Italia dell’adozione incrociata. Ma il tribunale ha inviato gli atti alla Consulta dubitando della costituzionalità di due norme delle legge sulle adozioni del 1983.

Nel farlo, però, ha trattato la decisione assunta dal giudice statunitense come un’ipotesi di adozione internazionale, cioè come un caso di adozione del figlio straniero da parte di genitori italiani, e non come un caso di riconoscimento di sentenza straniera, pronunciata tra stranieri. Questo errore ha protato alla bocciatura del ricorso da parte della Corte Costituzionale.

Oggi è arrivata la decisione finale del tribunale dei minorenni, che ha citato una recente sentenza della Corte d'Appello di Milano.

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