Frane dopo l’alluvione, a Bologna nuova ordinanza per limitare l’accesso ai colli

Il sindaco Lepore: “Una trentina di smottamenti da monitorare. Fra città e provincia danni per 200 milioni di euro”. Ponte della Motta, in arrivo un passaggio provvisorio

Bologna, 25 maggio 2023 – Colli off-limits (o quasi). Dopo l’alluvione il Comune vuole stare dalla parte dei bottoni, e il sindaco Lepore firma una nuova “ordinanza prudenziale”, come la definisce lui stesso per chiedere ai bolognesi di “limitare la frequentazione dei parchi collinari”.

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Frane, il sindaco Lepore firma un'ordinanza per limitare l'accesso ai colli
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Frane, quante sotto la lente a Bologna

Anche se, a detta del sindaco sono diminuite le fonti franose rispetto alla settimana scorsa, ci sono “una trentina di situazioni che stiamo monitorando con i droni, non abbiamo molte di queste situazioni che destano preoccupazioni rispetto alle case, ma comunque dobbiamo fare attenzione”.

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“L'estate sta già iniziando – prosegue Lepore -, i bolognesi sono abituati ad andare in collina anche con l'auto. Non possiamo permettere che migliaia di persone vadano in zone che non riusciamo a controllare, magari di sera o di notte”. Bologna per il resto “ha superato qualsiasi tipo di problematica. Nel mese di giugno parte il cantiere per via Saffi, ma parliamo comunque di un'opera pubblica che era già prevista seppure in forme differenti”.

Nel Bolognese 200 milioni di danni

Lepore fa poi una stima dei danni nella Città metropolitana di Bologna “siamo a 150 milioni di euro, fra strade provinciali, comunali e interventi sulle frane, ma purtroppo il conteggio sale di ora in ora e ho dato una stima mia di 200 milioni tendenziale” perché il conteggio dei danni “di giorno in giorno aumenta di milioni di euro”.

Ponte della Motta, quando verrà ricostruito

“Dichiareremo tra poco un intervento sul ponte della Motta - ha spiegato Lepore - dove abbiamo trovato una soluzione e faremo noi i lavori come città metropolitana e realizzeremo un ponte provvisorio. Questo ci permetterà anche il trasbordo dei mezzi pesanti” e “avrà un doppio senso di marcia e potrebbe arrivare fino a 6 anni di vita”.

"Una volta che l'agenzia regionale avrà messo in sesto gli argini, potrà partire il cantiere”, ha chiarito Lepore e “potremmo metterci 4 o 5 mesi a realizzarlo. È un buon compromesso rispetto a un ponte definitivo e un ponte bailey. Già solo questo intervento è stimato 4 milioni”.

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