FRANCESCO MORONI
Cronaca

Bernini sulle contestazioni al G7 di Bologna: “Se si fanno con lo smartphone, si riconosce il futuro”

Via ai lavori del summit su scienza e tecnologia al Tecnopolo. Il ministro accoglie le delegazioni dei sette Paesi e dell’Unione Europea: “Qui lavoriamo per un progresso a misura delle persone”

Bologna, 10 luglio 2024 – Dopo le contestazioni choc di ieri per il G7 della Scienza e della Tecnologia, al via questa mattina, è la stessa Anna Maria Bernini a bacchettare gli eco-attivisti: “Se le contestazioni si fanno con lo smartphone… si riconosce il futuro di cui stiamo parlando qui oggi”. 

Una frecciata quella del ministro della Ricerca indirizzata ai movimenti ambientalisti che ieri si sono resi protagonisti di diverse proteste, dallo striscione appeso sulla facciata del Comune alle frasi proiettate sulla Torre degli Asinelli (“G7 not welcome”), fino all’interruzione della proiezione sul palco del cinema in piazza Maggiore.

Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, all'apertura del G7 della Scienza al Tecnopolo di Bologna
Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, all'apertura del G7 della Scienza al Tecnopolo di Bologna

"Noi qui stiamo parlando di progresso al servizio della persona – sottolinea Bernini –. Noi andiamo verso il futuro, c’è chi questo futuro apparentemente non lo riconosce... Ma, se si fanno le contestazioni con gli smartphone, questo futuro lo si riconosce comunque. E deve essere un futuro a misura della persona. Quello che stiamo affrontando qui al G7 è proprio questo: l’applicazione del progresso e della tecnologia alla qualità della vita e al benessere delle persone”.

Bologna capitale mondiale della scienza e della tecnologia, dunque, con i lavori del G7 negli spazi d’eccellenza del Tecnopolo, in via Stalingrado, che per tre giorni avrà gli occhi di tutto il mondo puntati addosso. Il ministro Bernini ha accolto le delegazioni dei sette Paesi partecipanti, più la rappresentanza dell’Unione Europea: Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Strette di mano, sorrisi, foto di rito per inaugurare un momento storico in uno degli spazi più innovativi e all’avanguardia del Paese.

"Parliamo di quello che riguarda la vita di tutti noi: un progresso che rende i trasporti più sostenibili, che renda mari e oceani più puliti – aggiunge ancora Bernini –. Tutto ruota intorno alla persona. Abbiamo parlato di sicurezza nella ricerca per valorizzare il loro dei nostri ricercatori, che vanno tutelati fin dall’inizio. Abbiamo usato una parola apparentemente difficile, ma che in realtà non lo è: interoperabilità. I nostri ricercatori devono circolare come circolano i dati scientifici nei nostri Paesi. Ci siamo trovati tutti d’accordo sul fatto che la scienza evolve velocemente e noi, lo ripeto, dobbiamo tenere sempre la persona al centro del sistema. La scienza è al servizio della persona”.

Quantum computing

La velocità e la capacità di calcolo quantistico per migliorare le aspettative e la qualità della vita. Anche il Quantum computing è stato protagonista della prima giornata del G7 della Scienza e della Tecnologia: in mattinata i ministri hanno assistito a una dimostrazione sulla potenza del computer quantistico, tenuta dal professore dell'Università di Bologna e responsabile della redazione della Strategia nazionale sul Quantum, Tommaso Calarco.

Ai ministri è stato dimostrato con quanta rapidità è possibile effettuare l’analisi di alcune molecole e verificarne in tempo reale la tossicità.

Sicurezza e forze dell’ordine

Maxi cordone delle forze dell’ordine schierate in via Stalingrado e in tutto il quartiere Navile: oltre 500 gli uomini in campo ogni giorno in una super squadra coordinata dalla questura. Agenti e militari hanno bloccato le principali vie di accesso e lasciato passare soltanto addetti ai lavori e giornalisti.

Il programma della giornata

Dopo l’arrivo delle delegazioni intorno alle 9, l’apertura della tre giorni con la prima sessione su ‘Sicurezza e Integrità della ricerca scientifica, Scienza aperta e Comunicazione scientifica’. Un primo excursus sui tanti temi al centro del summit internazionale, dall’esigenza delle competenze e delle istituzioni scientifiche di fare rete fino al giusto modo di comunicare e trasmette le informazioni.

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Poi, dopo un primo punto stampa di Bernini, la seconda sessione sulle ‘Grandi infrastrutture della ricerca’. E ancora: la visita al supercomputer Leonardo, uno dei più grandi ‘cervelloni’ informatici d’Europa e del mondo, inaugurato due anni fa e gestito da Cineca.

Superato lo stop per l’ora di pranzo, i ministri del G7 tornano attorno alla tavolo rotonda alle 14 per la terza sessione su ‘Cooperazione con l’Africa nei settori Ricerca e Innovazione’.

Stasera, invece, il meeting si sposta a Forlì per il concerto dell’Orchestra sinfonica dei conservatori italiani all’Abbazia di San Mercuriale.

Domani, altro giro: si parte alle 9 con la quarta sessione su ‘Ricerca sulle tecnologie nuove ed emergenti, sull’energia nucleare e sullo spazio’. Alle 10.45, l’ultima tavola rotonda su ‘Protezione dei mari, degli oceani e della loro biodiversità’.

Infine, a conclusione del G7 bolognese, il punto stampa del ministro che spiegherà la relazione finale e i punti salienti emersi dal confronto con i colleghi internazionali.