
di Gabriele Tassi Bastava un colpo d’occhio alle tovaglie a scacchi rossi per sentirsi proiettati negli anni Settanta. Per i sanlazzaresi, per gran parte di Bologna il ristorante del Lago Biacchese è stata una sicura ’bolla di gusto’ in cui entrare ogni volta che si aveva voglia di tagliatelle, quelle vere. Un limbo della gastronomia nostrana, oggi a motori spenti praticamente dall’inizio della pandemia. "Abbiamo chiuso, ma non è un addio", tengono a precisare i gestori Marina Cerrè e Stefano Soverini, che vent’anni fa hanno ereditato il timone del locale da Giovanni, detto ’Gianni’ Cerrè (ora novantenne), e dalla moglie...