Il ’day after’ del liceo Fermi: "Danni per 10mila euro. Ora ripagherete tutto". Lezioni, oggi la ripresa

Il preside Fulvio Buonomo tira le somme delle giornate di occupazione. Oltre ai cinque pc, mancano anche una stampante 3D, cavi e casse. Il Consiglio di istituto valuterà la posizione dei responsabili della protesta.

Bologna, 23 aprule 2024 – "Il conteggio dei danni è ancora in corso. Ogni tanto emerge qualcosa di nuovo: oggi (ieri, ndr) abbiamo scoperto che all’elenco vanno aggiunti due microfoni wi-fi". E comunque, allo stato attuale, precisa il preside del liceo Fermi, Fulvio Buonomo, "siamo a non meno di diecimila euro di danni stimati" tra furti e vandalismi.

Alcuni degli armadietti vandalizzati durante l’occupazione al liceo Fermi di Bologna: la conta dei danni continua ad aumentare
Alcuni degli armadietti vandalizzati durante l’occupazione al liceo Fermi di Bologna: la conta dei danni continua ad aumentare

Si va dalla scomparsa di cinque pc a quella di una stampante 3D, passando per materiale informatico, cavi e casse.

Per non parlare delle porte sfondate, degli armadietti divelti, degli sgorbi sui muri e degli estintori svuotati. Per non parlare della rissa. Tutto finito al centro della denuncia ai carabinieri.

Il ’day after’ l’occupazione, il preside del liceo di via Mazzini cerca di rimettere la barra al centro, ricucendo gli strappi e ‘gettando ponti’ futuri. Perché lo strappo con i prof è forte.

Come hanno dichiarato loro stessi in una lunga lettera in cui hanno ricostruito l’assurdità di quei giorni e le incongruità dei loro studenti. Da notare, la presenza di molti esterni tra i liceali.

Certo è che i diecimila euro, se va bene una stima al ribasso, sono un fardello pesante: "Chiederò di farsene carico a chi si è dichiarato responsabile dell’occupazione. Decideranno loro come, ma lo devono fare".

Il tono del preside non lascia margini alla trattativa, nonostante gli occupanti nel corso dell’assurda assemblea tra mercoledì e giovedì esigessero, come condizione per sbaraccare, che gli euro fossero condonati.

Due anni fa, ad esempio, davanti ai ben più contenuti tremila euro da raccogliere per riparare i danneggiamenti, i liceali di via Mazzini si lanciarono in una raccolta fondi on line, oltre a colazioni a prezzi stracciati. Tutto fu ripagato. Danni e non solo.

"Si riunirà il Consiglio di istituto per valutare la posizione dei responsabili della protesta, valutando una risposta educativa", avverte il preside. Venerdì sera, gli occupanti hanno levato le tende; sabato hanno lavorato di ramazza e ieri, come da programma, hanno tenuto la loro assemblea di istituto, seppure in forma ridotta.

Oggi, quindi, "le lezioni riprenderanno in modo regolare", assicura Buonomo. Oltre al conto della spesa, in via Mazzini, attraverso le telecamere, stanno cercando di individuare in modo preciso i responsabili dei furti. L’allarme, a causa della presenza dei ragazzi dentro il liceo, era disinserito.

Alcune zone erano state interdette perché chiuse a chiave. Gli studenti hanno riversato la responsabilità dei furti ad esterni che, però, stranamente sapevano ‘bene’ come muoversi.

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