NICHOLAS MASETTI
Cronaca

Tragedia alla Barca, lo strazio della fidanzata: "Bader era dolce e gentile. Devo essere forte per lui"

La quindicenne in lacrime davanti alla scena del delitto in via Colombi, a Bologna. Palloncini e scritte sui muri. "È iniziata la lite con quei due, poi è stato aggredito"

Tragedia alla Barca, lo strazio della fidanzata: "Bader era dolce e gentile. Devo essere forte per lui"

Bologna, 28 aprile 2025 – "Era una ragazzo dolce, un pezzo di pane. Non aveva problemi con nessuno. Tutti lo amavano. Ora tutti sono in lutto, anche io, ma devo essere forte per lui". La fidanzata di Eddine Bader Essefi è in lacrime davanti ai fiori posizionati sul marciapiede di via Colombi, lì dove il suo ragazzo è stato picchiato e lasciato inerme sul marciapiede. Ha chiamato lei i soccorsi del 118. E ha sperato che non arrivasse quel triste epilogo che invece si è consumato qualche ora dopo all’ospedale Maggiore, dove il cuore del 19enne tunisino ha smesso di battere.

La fidanzata di Eddine Bader Essefi (nel tondo) è in lacrime davanti ai fiori posizionati sul marciapiede di via Colombi, lì dove il suo ragazzo è stato picchiato e lasciato inerme
La fidanzata di Eddine Bader Essefi (nel tondo) è in lacrime davanti ai fiori posizionati sul marciapiede di via Colombi, lì dove il suo ragazzo è stato picchiato e lasciato inerme

La ragazza è minorenne, 15 anni, è nata in Italia ma di origini straniere. Era con Bader quella maledetta sera del 25 aprile. Stavano passeggiando sotto il portico, il Treno, di piazza Giovanni XXIII, fino a quando è scoppiata la lite. "Il mio ragazzo era un po’ ubriaco, però era lucido. Ha iniziato a litigare con un ragazzo che ha deciso di aggredirlo. Bader allora è scappato. Io non ho visto l’aggressione (il finale dell’aggressione; ndr) –. Io l’ho trovato disteso, l’ho coperto. Tutti presumono che sia stato investito da uno scooter", prosegue nel racconto la minorenne. Un particolare che però, stando alle indagini degli acquirenti, è ancora tutto da verificare.

Alla Barca viene abbracciata continuamente dalle amiche e dagli amici del quartiere. Ci sono anche alcuni genitori e residenti che hanno deciso di portare un fiore o un palloncino per ricordare Bader. Segno di quanto fosse benvoluto dai tanti presenti e dai giovani del quartiere. Già da sabato pomeriggio alla Barca sono iniziate ad arrivare le prime persone per lasciare un ricordo sul luogo del delitto. Davanti al marciapiede, ancora macchiato di sangue, c’è la scritta fatta a bomboletta: "Vive Bader".

Tragedia alla Barca, lo strazio della fidanzata: "Bader era dolce e gentile. Devo essere forte per lui"

Il nome del 19enne è anche su altri muri della zona. Così come campeggia la scritta "Per sempre nel cuore". Anche nei muri bianchi sotto la chiesa compare il nome del ragazzo ucciso. Così come sotto i portici di piazza Giovanni XXIII, dove sarebbe scoppiata la lite iniziale, è disegnato un cuore con dentro due iniziali.

Ieri nel tardo pomeriggio lo sconcerto e il dolore alla Barca non si erano ancora placati. Ma tra i presenti c’era anche tanta rabbia, soprattutto perché uno dei due indagati a piede libero, a detta dei presenti e degli amici della vittima, sarebbe stato visto nel vicino parco di piazza Giovanni XXIII. Tranquillo, come se nulla fosse, a passeggio nella festa ’Un treno di primavera’. Quel Treno che solo tre giorni fa sarebbe stato il teatro della tragica fine di un giovane 19enne che si stava costruendo una vita dopo essere arrivato in Italia, dalla Tunisia, come minore non accompagnato.