Meloncello, il corpo è di Enrico Viggi

Il cadavere ritrovato dovrebbe essere dell’uomo scomparso lo scorso 5 febbraio

Bologna, 16 marzo 2024 – Il corpo senza vita trovato giovedì pomeriggio in zona Meloncello potrebbe essere di Enrico Viggi, il 47enne scomparso da Bologna lo scorso 5 febbraio, impiegato come magazziniere in un’azienda di servizi di sanificazione a Zola Predosa. Il fratello Fabio Viggi, assistito dall’avvocata Barbara Iannuccelli dell’associazione Penelope, ha riconosciuto un orologio e un indumento mostratigli dalla squadra mobile e anche se nessuna ipotesi resta esclusa, al momento si indaga per omicidio colposo.

Un cadavere trovato nei pressi del Meloncello
Un cadavere trovato nei pressi del Meloncello

A trovare il cadavere in avanzato stato di decomposizione lanciando immediatamente l’allarme è stata una coppia di ragazzi durante una camminata sui Colli, lungo il percorso che segue il torrente Meloncello, in un punto impervio. Cadavere sul quale ieri è stata eseguita una prima tac, ma per i risultati completi dell’autopsia si dovrà attendere due mesi: "È stato aperto un fascicolo con ipotesi di reato per omicidio colposo - spiega l’avvocata Barbara Iannuccelli - Al momento nel verbale di conferimento per eseguire l’autopsia sul corpo si procede per 589. Corpo sul quale è stata eseguita oggi (ieri, ndr) una Tac, ma per la relazione peritale dobbiamo aspettare sessanta giorni.

Sappiamo che lo stato del corpo potrebbe essere compatibile con quello della data di sparizione di Enrico Viggi, ma per adesso possiamo solo attendere". Il fratello Fabio aveva da subito presentato denuncia di scomparsa, lanciando vari appelli sui social e anche attraverso la trasmissione di Rai Tre ‘Chi l’ha Visto’: "Io e ed Enrico vivevamo insieme in zona Barca - racconta - Il giorno in cui è scomparso lo avevo salutato al volo al mattino mentre andavo a lavoro. Quando ho finito di lavorare ho visto una mail del suo datore di lavoro che mi informava che non si era presentato. A casa ho trovato tutte le sue cose personali, compreso il pranzo che si era preparato per quel giorno. Solo la bicicletta non si sa che fine abbia fatto". E incalza: "Mi hanno avvisato di un ritrovamento ma non mi hanno fatto vedere nulla perché hanno detto che quel corpo era irriconoscibile. Ho potuto vedere solo degli oggetti e vestiti e ho riconosciuto qualcosa. Prima abitavamo in zona Meloncello, e a mio fratello piaceva camminare, fare trekking e posso dire che conosceva quelle zone. Adesso devo solo attendere l’esito dell’autopsia, non posso fare altro". A coordinare le indagini è il pm Elena Caruso.