
Occupazione al liceo Copernico di Bologna: un ragazzo finisce in coma etilico, distrutte alcune porte della scuola
Bologna, 27 marzo 2025 - Un liceale finito in coma etilico e due porte dei bagni del piano terra del lotto 5 crivellate di buchi. Si fa pesante l’occupazione al liceo Copernico dove, giusto ieri sera, il Collegio dei Docenti, all'unanimità, ha votato un documento dove è netta la condanna alla strumento 'occupazione', ma si ribadisce l'importanza del dialogo.
Evento drammatico e danni alla scuola
Cominciando dal liceale finito in coma etilico, il ragazzo si è accasciato sul marciapiede davanti al liceo di via Garavaglia mercoledì sera. Subito è stato soccorso. La scuola ha chiamato il 118 e la madre che è arrivata immediatamente. Caricato in ambulanza, dopo una notte in ospedale, ora è a casa e sta meglio.
Forse utilizzando un angolo di una sedia oppure un estintore, gli occupanti hanno crivellato di buchi due porte nuove di zecca di due bagni del lotto 5 del liceo. Lotto dove, l'estate scorsa, sono finiti i lavori di rifacimento dei bagni. “I ragazzi dovranno ripagare i danni”, avverte la preside Claudia Giaquinto che mette il dito nella piaga: “Gli studenti rivendicano l'importanza della manutenzione, dei fondi investiti nell'edilizia e poi compiono simili atti?”.
Inevitabile la segnalazione in Questura e al Provveditorato di quanto sta accadendo in via Garavaglia dove “la nostra presenza a scuola ha evitato danni peggiori”, confida la dirigente.
Dibattito e presa di posizione del Collegio
Infine il Collegio dove i docenti sentono “la necessità e il dovere di esprimerci. Tralasciamo i pareri o i giudizi, sullo strumento di protesta che condanniamo”.
Quest'anno la scuola “è stata occupata in maniera particolarmente inedita (forzature di alcune finestre, presenza di persone con il volto coperto da passamontagna) rispetto alle pratiche messe in atto gli anni scorsi”. Le ragioni sono state rese note.
Il Copernico “è una scuola dove non si sono mai ignorati né i bisogni né le proposte degli studenti. Rispetto alla loro condizione di disagio e malessere, in novembre sono stati presentati ad un'assemblea di Istituto i dati sull'indagine svolta da un gruppo di studenti in collaborazione con l'Università di Modena sul loro benessere. Spiace che non vi sia stata una partecipazione così numerosa da parte degli studenti” che avrebbero potuto prendere atto degli “aspetti che sono migliorati e di quelli che potranno migliorare”.
Durante questa occupazione il “dialogo con gli studenti da parte della dirigenza e del corpo docente è stato costante improntato a intavolare una mediazione che mantenesse la comunicazione aperta”.
Cambiamento culturale e sociale
Un “vero cambiamento culturale e sociale passa attraverso una prassi e una pratica democratica e civile che non può vedere, ad esempio, riconosciuti come soggetti istituzionali entità che non abbiano un mandato chiaro da parte di chi credono di rappresentare. Siamo preoccupati di alcune richieste fuori dal faticoso cammino della democrazia”. Si tratta del fatto che gli occupanti chiedono il riconoscimento ufficiale del Collettivo.
I prof sono” preoccupati di una maggioranza di studenti contraria, ma silenziosa in queste giornate non ha espresso il suo dissenso”.
Infine, alcuni temi proposti dagli studenti sono “meritevoli di approfondimento condiviso e, come Collegio dei Docenti, non faremo mancare occasioni di confronto nel prossimo futuro”.