CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Zaki, la festa in piazza Maggiore: “Bologna è una città di libertà”. Zuppi: “Patrick uno di noi”

L’attivista egiziano è cittadino onorario. Amnesty: “E’ stata la più grande campagna per un prigioniero di coscienza del XXI secolo”. Fenucci regala a Patrick la maglia rossoblu

Bologna, 30 luglio 2023 – Piazza maggiore si è riempita per la festa in onore di Patrick Zaki. Lo studente egiziano - che da oggi è cittadino onorario di Bologna – è arrivato intorno alle 19,30 a Palazzo d’Accursio, accompagnato dalla fidanzata e futura moglie, Reny. La serata è iniziata con la rimozione dello striscione “Libertà per Patrick Zaki” appeso alla finestra del Comune insieme a quello per Giulio Regeni e le donne iraniane.

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Il giovane attivista saluta e ringrazia la città con qualche parola di italiano, prima di terminare il suo discorso in inglese.

Lo striscione che chiedeva la liberazione di Patrick Zaki appena rimossi
Lo striscione che chiedeva la liberazione di Patrick Zaki appena rimossi

Questa sera l'attivista è protagonista assoluto nella piazza che tante volte si è riempita per lui. Sul palco del grande cinema all'aperto e davanti alla piazza gremita, a festeggiare Zaki c'era tutta la sua "famiglia allargata" - come l'ha chiamata l'attore Alessandro Bergonzoni - Riccardo Noury di Amnesty International, che ha parlato della "più grande campagna per un prigioniero di coscienza del XXI secolo", Gianluca Costantini che ne ha creato i disegni e le sagome nei cartelli, gli studenti e i compagni del Master Gemma. E ancora l'arcivescovo Matteo Zuppi, Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna calcio, squadra del cuore di Patrick.

20:00Lo striscione rimossoAlle 20 Patrick Zaki, accanto al sindaco Matteo Lepore, al rettore Giovanni Molari e alla professoressa Rita Monticelli, insieme alla fidanzata Reny, ha rimosso lo striscione dopo un countdown a cui ha partecipato tutta piazza Maggiore
20:21Zaki: “Bologna è la città della libertà”Ecco le prime parole di Patrick: “Sono molto lieto di essere qui finalmente a Bologna e vedere davanti a me tutte queste facce. Sono veramente grato al rettore Molari, alla professoressa Monticelli, a tutti i giornalisti che fin dal primo giorno hanno combattuto per me e vorrei veramente ringraziare di cuore la città intera che per quattro anni mi ha sostenuto. Ora è il momento di celebrare la mia liberazione, grazie alla città che ha contribuito a questo. Bologna rappresenta per me la città della libertà e dei diritti umani. Per questo voglio ringraziarla, insieme a tutta l’Italia. Per essere qui di persona oggi, dopo anni di chiamate online persino con i miei amici e colleghi. Ora sono qui e posso finalmente toccarvi”.
20:35“Domani tornerò a lottare”Prima di salire sul palco di Piazza Maggiore, alla festa per il suo ritorno, Patrick sottolinea: "Questa città è sempre a fianco di persone che difendono e rappresentano idee diverse. È un esempio per chi non ha un posto. Oggi celebreremo, domani lotteremo ancora per chiedere la scarcerazione delle persone ancora detenute".
21:11La maglia rossoblù di Fenucci  Intermezzo calcistico durante la festa per Patrick Zaki. L'amministratore delegato del Bologna Calcio Claudio Fenucci gli ha regalato una maglia rossoblù, col numero 10. "Lo aspettiamo presto allo stadio", ha detto Fenucci, rivolgendosi al giovane egiziano, tifoso della squadra della città.
21:22Zuppi: “E’ uno di noi”"È scattato per Zaki qualcosa di non scontato, abbiamo detto 'è uno di noi'. La sua vicenda è diventata la nostra, di tutta la nostra città. E questo è il tratto più importante di una città come Bologna, che continua a essere attenta ai tanti che hanno bisogno di essere liberati". ha sottolineato il cardinale Matteo Zuppi, nel suo breve intervento alla festa in piazza Maggiore per il ritorno e la libertà di Patrick Zaki. "Un noi - ha detto l'arcivescovo - che non è mai contro, ma fa entrare, è accoglienza". "Nelle tante sue dichiarazioni Zaki sembrava non parlare di sé, ma di quei tanti di cui nessuno parla, Grazie Zaki, cercheremo di farlo", ha aggiunto.
22:22“Mi spiace non parlare in italiano”"Mi dispiace di non tenere questo discorso in italiano, ma quando sono stato imprigionato non avevo un compagno di cella con cui parlare italiano. La lingua dei diritti umani è universale e internazionale, e non ha bisogno di traduzioni", ha detto Patrick Zaki nel suo discorso in piazza Maggiore. L'attivista egiziano ha aggiunto: "Vorrei ringraziare ogni singola persona, ogni bolognese che ha chiesto ad alta voce la mia liberazione, una mobilitazione senza precedenti. Se fosse possibile scenderei e stringerei la mano a ognuno di voi. Grazie per avermi donato la libertà. Questa inclusività deve essere da esempio per altre città in Italia".
22:28Tre volte "Forza Bologna"Zaki ha anche ricordato "ogni singolo prigioniero che ha bisogno del supporto". "Essere qui in piazza Maggiore è un sogno che si avvera, un luogo di libertà, una piazza della libertà. Bologna sarà sempre la città della libertà e dei diritti umani. Forza Bologna, forza Bologna, forza Bologna", ha concluso.
La folla che si è assiepata in piazza Maggiore per festeggiare Patrick Zaki
La folla che si è assiepata in piazza Maggiore per festeggiare Patrick Zaki

L’arrivo di Patrick in Italia e la settimana a Bologna

L’attivista egiziano era arrivato la scorsa domenica all’aeroporto di Milano Malpensa, dove ad attenderlo c’erano il rettore Giovanni Molari e la sua professoressa, Rita Monticelli. Poi il viaggio in auto verso Bologna, la sua città, che ha ritrovato dopo tre anni e mezzo.

Dopo una settimana passata tra amici, colleghi dell’Alma Mater e cittadini che lo fermano per abbracciarlo tra le vie della città, Zaki stasera è andato in piazza per la festa organizzata in suo onore. L’evento è stato promosso dal Comune e dall’Università.

Lunedì assiste agli allenamenti del Bologna calcio, poi il primo impegno ‘politico’

Chi c’è alla festa di piazza per Patrick: il programma

Dopo la rimozione dello stendardo Patrick Zaki, il sindaco Matteo Lepore, il rettore Giovanni Molari e la professoressa Rita Monticelli, hanno preso la parola, seguiti dal cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, Alessandro Bergonzoni, Riccardo Noury e Iustina Mocanu di Amnesty International, e dal fumettista Gianluca Costantini; interverranno anche i compagni di Università del master Gemma Giada Rossi e Rafael Garrido Álvarez, l’amministratore delegato del Bologna calcio, Claudio Fenucci, la presidente del Consiglio comunale,Maria Caterina Manca.

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A presentare la serata è l’attrice Donatella Allegro. Dopo la festa è stato proiettato il film previsto nel cartellone di Sotto le stelle del Cinema. Proprio sulla festa, il Comune fa sapere che "il costo ammonta a zero euro".

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