FRANCESCO MORONI
Cultura e spettacoli

Cccp concerto in piazza Maggiore a Bologna: solo alla fine i ‘senza biglietto’ salgono sul Crescentone. Resta la grande musica

Gli antagonisti e membri del Cua che avevano annunciato una protesta contro l’ingresso a pagamento non si sono presentati a inizio spettacolo ma qualcuno ha cercato di sfondare la recinzione da Pescherie Vecchie e alla fine sono stati fatti entrare

Bologna, 21 maggio 2024 - “Se l'obbedienza è dignità, fortezza / La libertà una forma di disciplina / Assomiglia all'ingenuità la saggezza /Ma non ora, non qui, no, non ora, non qui”. Come con i Clash, come con Francesco Guccini, come per quella grande occasione mancata dei Radiohead, poi spostati al Parco Nord, e per gli altri eventi finiti negli annali.

Cccp in concerto in piazza Maggiore a Bologna: la grande festa della musica
Cccp in concerto in piazza Maggiore a Bologna: la grande festa della musica

La grande musica torna a prendersi il cuore della città, piazza Maggiore, per l’attesissimo concerto dei Cccp - Fedeli alla linea. Lo show è iniziato poco prima delle 21.30 sulle note di ‘Depressione Caspica’. Nessuna contestazione, però, da parte di chi si era opposto all’ingresso a pagamento e a un prezzo del biglietto considerato troppo “salato”: antagonisti e membri del Cua non si sono presentati a inizio spettacolo ma qualcuno verso le 22 ha provato a sfondare la recinzione in via delle Pescherie Vecchie, dove una dozzina di uomini della security e agenti di polizia e carabinieri ha continuato a presidiare l’accesso sbarrato.

I facinorosi senza biglietto, però, sono stati fatti entrare anche per evitare scontri solo alla fine. Perquisizione all’ingresso e via, dentro, per l’ultima mezz’ora di concerto.

Cccp in concerto in piazza Maggiore: alcuni attivisti cercano di entrare gratis da Pescherie Vecchie ma vengono fermati dalla security
Cccp in concerto in piazza Maggiore: alcuni attivisti cercano di entrare gratis da Pescherie Vecchie ma vengono fermati dalla security

Sono comunque stati 8.700 i biglietti venduti, polverizzati in poche ore dopo la messa in vendita, e 300 accrediti per gli addetti ai lavori e non: novemila persone radunate sul Crescentone per lo show iconico della band emiliana, dopo le tre tappe in Germania degli ultimi mesi.

Un pubblico di tutte le età e di tutte le generazioni, ma soprattutto di over 40, e di diverse scuole politiche e di pensiero, accorso davanti a San Petronio solo per un motivo: la musica. Maglie con il classico logo Cccp ispirato alla Fiat, felpe rosse con i colori e i rimandi all’ex Unione sovietica, borchie e calze a rete, camice a scacchi: un popolo di musicofili variegato, tra vecchie leve e nuovi adepti.

Commenti in dialetto bolognese, toscano, marchigiano, del sud e del nord. I cancelli si sono aperti alle 19 e i primi fedelissimi alla linea si sono affacciati davanti al palco, poi l’inizio dello show dopo le 21. C’è chi si è piazzato subito davanti, tra le prime file; chi si è preso il tempo per una birra o un aperitivo nello stand di Estragon e negli altri locali in Piazza, chi è arrivato più tardi appena staccato dal lavoro. C’erano soprattutto loro, i Cccp, guidati da Giovanni Lindo Ferretti, con tutta “la musica melodica Emiliano” e “il punk filo sovietico” di cui si sono sempre innalzati a profeti. Un concerto atteso sotto le Torri da oltre trent’anni, da quando nel 1990 il gruppo si sciolse per riabbracciarsi appena un anno fa