I cinque misteri di Bologna: dalla strega arsa viva agli esperimenti… di Frankenstein

Nel nostro podcast di oggi ci fa da guida Elena Selmo dell’associazione ‘Succede solo a Bologna’

Gentile Budrioli morì sul rogo a Bologna il 14 luglio 1498

Gentile Budrioli morì sul rogo a Bologna il 14 luglio 1498

Bologna, 15 marzo 2023 – Bologna città di misteri. Vicende spesso sanguinose, che spuntano da un passato lontano (il Medioevo), ma anche più vicino (il XIX secolo). Sapevate, ad esempio, che a Bologna, in piazza San Domenico, fu bruciata sul rogo la strega ‘enormissima’ Gentile Budrioli? E che Mary Shelley, per il suo Frankenstein, si ispirò al nipote di Galvani, Giovanni Aldini, che fece furore a Londra con i suoi esperimenti sui cadaveri?

A farci da guida dei misteri della città, selezionando i 5 più appassionanti, è Elena Selmo, responsabile dell’Ufficio visite guidate dell’associazione no profit ‘Succede solo a Bologna’, che da anni si occupa di promuovere la cultura e il patrimonio del nostro territorio. Selmo è ospite oggi de ‘il Resto di Bologna’, il podcast de ‘il Resto del Carlino’ (ascoltalo qui) che racconta curiosità, personaggi e fatti meno noti della nostra città. Lo si può ascoltare sul nostro sito o sulle principali piattaforme, da Spotify a Apple e Google Podcast.

Approfondisci:

Slang bolognese, da ‘polleggio’ a ‘ingubbio’: cosa significano

Slang bolognese, da ‘polleggio’ a ‘ingubbio’: cosa significano

“La figura di Gentile Budrioli – esordisce la Selmo – è davvero particolare: dama di compagnia di Ginevra Sforza, moglie di Giovanni II Bentivoglio, alla fine del ‘400 la donna più potente di Bologna, era una donna coltissima, si occupava di erboristeria e astrologia, allora associate alla Medicina. Cadde in disgrazia quando fu accusata di cospirare contro i Bentivoglio, anche per non essere riuscita a salvare un bambino della famiglia morto di malattia. Dopo aver perquisito il suo torresotto in via Portanova, fu condannata dall’Inquisizione e morì sul rogo il 14 luglio 1498".

Approfondisci:

Bologna: “Aiutami, sono messo male”. La storia di Angelo Rizzi, un’elemosina lunga 30 anni

Bologna: “Aiutami, sono messo male”. La storia di Angelo Rizzi, un’elemosina lunga 30 anni

Tra gli altri segreti, spicca anche "il cuore di Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone, conservato in una apposito liquido nella cappella Baciocchi, vicino al suo corpo. A me ricorda un po’ Biancaneve", spiega Selmo. Che poi cita anche le forche originali che si vedono ancora sotto il voltone del Podestà, dove avvenivano le condanne a morte attorno al Seicento, la Diavolessa di via D’Azeglio, "uno dei rari esempi di gargoyle italiani, una copia del Diavolo del Giambologna che si trova a Firenze" e, appunto, gli esperimenti di Giovanni Aldini, "che si trasferì a Londra all’inizio dell’800 per provare le sue teorie sull’elettricità, con show in cui dava la scossa ai cadaveri, generando orrore e sgomento negli spettatori". A lui si ispirò anche Mary Shelley nella scrittura di Frankenstein, dove si cita espressamente la galvanizzazione.

Il podcast

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro