La rivoluzione di Battistini: "Cambierò tutto"

Il candidato del centrodestra: "Via il cinema da Piazza Maggiore, meglio in VIII Agosto. Traslochi anche per Sant’Orsola e Fiera"

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di Francesco Moroni

La gentilezza contraddistingue sicuramente i suoi modi e in quanto alla rivoluzione, basta guardare il programma elettorale appena presentato per capire che fa sul serio. La "rivoluzione gentile" – appunto – di Fabio Battistini, candidato civico con il sostegno del centrodestra alle elezioni comunali di ottobre, passa attraverso i temi chiave della città come una folata di vento che sbaraglia le carte. E allora idee rivoluzionarie come il cinema sotto le stelle non più in piazza Maggiore, ma bensì in piazza VIII agosto, perché "non si possono tenere le sedie due mesi sul Crescentone".

IL PROGRAMMA

Il policlinico Sant’Orsola? Fuori dalla città, per costruire "una cittàdella sanità" fuori dai viali e dedicare gli spazi a nuove case e servizi. La Fiera? Traslocata in un "luogo più idoneo" e "privatizzata", uscendo dalla partecipazione diretta come soci pubblici. Bocciata anche la fusione con Rimini, ipotesi aleggiata negli ultimi mesi per rilanciare il polo fieristico: "A seguito della pandemia unirsi solo per tenere botta mi convince meno – aggiunge –. Prima di annacquare la Fiera in quella di Rimini, quotata in Borsa, ci penserei due volte". Ben vengano invece un nuovo palazzetto della Virtus, di "proprietà e gestione della società", e "l’eventuale spostamento di strutture universitarie", dalle aule agli alloggi, in via Michelino, per "alleggerire l’impatto sociale ed urbano sull’attuale zona universitaria, supportando così l’ateneo nel rispondere alla sempre più crescente domanda di nuove iscrizioni". E, ancora, eliminare la raccolta differenziata porta a porta in centro, che va fatta "a monte e non a valle". Un grande calderone dove bollono in pentola soprattutto i temi della sicurezza e della mobilità. Il tram? Rivisto completamente e interrato nel percorso dentro le mura, che andrebbe comunque "eliminato". Il Passante? Sia a nord che a sud, con un raccordo anulare intorno alla città. Le ciclabili? Solo a corsia protetta. E più parcheggi.

LE DIRETTRICI

"Una che guardi al quotidiano", con problemi appunto come quelli del traffico e lotta al degrado, e "uno che guardi al futuro", con nuove infrastrutture e lo sviluppo di quelle attuali. "Io non mi identifico in un percorso glorioso che entrerà nella storia – spiega Battistini –. Mi identifico nell’approccio ai problemi concreti. Il programma che abbiamo presentato risponde alle attenzioni dei nostri concittadini, perché in questa città i problemi sono sempre gli stessi ormai da anni e nessuno ha saputo risolverli". "Abbiamo fatto un lavoro di sintesi – continua –, abbiamo tradotto mesi di ascolto in proposte per la città, per far elevare Bologna a capitale d’Europa, per valorizzare le eccellenze imprenditoriali e culturali e non solo quelle enogastronomiche". E quando si guarda a futuro non può mancare il richiamo ai fondi attesi dal Recovery plan, su cui Battistini lancia l’idea di "un modello Draghi": una grande coalizione tra centrodestra e centrosinistra per collaborare e utilizzare al meglio le risorse europee.

I SONDAGGI

"Arriverà una quantità di soldi spaventosa e dovrà essere gestita: non sarà un uomo solo al comando a farlo" puntualizza il civico, che non parla di approccio ‘guazzalochiano’. Il termometro politico lo vede in crescita rispetto all’abisso di qualche settimana fa, quando il vantaggio dal principale sfidante nella corsa a Palazzo d’Accursio, Matteo Lepore, era ancora più netto. "Ci giochiamo una partita vera – chiosa ancora con ottimismo –. I sondaggi sono in crescita del 9% nell’ultima settimana, abbiamo fiducia. Io non rendo conto ai partiti politici, gruppi di interesse, associazioni di categoria o compagnie assicurative. Rispondo solo ai cittadini. La vicenda delle epurazioni e delle spaccature nel Pd nasce per germinazione spontanea o per punire qualcuno che non si è allineato alle direttive del partito? La risposta credo sia chiara ed evidente".

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