Bologna, Molteni: "Più agenti di polizia contro lo spaccio"

Sicurezza, la promessa del sottosegretario all’Interno: "Arriveranno tra febbraio e marzo. Il Pilastro? La caserma e più presidi"

Piazza Verdi ricoperta di bottiglie

Piazza Verdi ricoperta di bottiglie

Bologna, 11 settembre 2021 - "Il controllo del territorio resta priorità del Governo, soprattutto in una città come Bologna". Lunedì torna in città, alla serata del Sap, a parlare di sicurezza. "Soprattutto – inizia Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno, sponda Lega – del contrasto allo spaccio di droga".

Sta pensando alla Montagnola, piazza Verdi, Pilastro?

"Sì. Zone sensibili, realtà che meritano attenzione e una politica del pugno duro da parte delle istituzioni centrali e locali".

E in che modo?

"Con il potenziamento delle forze dell’ordine per sradicare venditori di morte e pusher. Piccolo e grande spaccio vanno equiparati".

Sotto le Due torri manderete più uomini?

"Sì, uomini e pattuglie. Dal 2019 alla questura sono arrivati oltre 50 agenti, oltre 100 in tutti i presidi di sicurezza della Città metropolitana. Ma bisogna fare di più. C’è un potenziamento importante che arriverà a regime all’inizio dell’anno prossimo, tra febbraio e marzo".

Salvini ha promesso di tornare al Pilastro, nel frattempo ha seguito le ultime vicende?

"Certo. Quella è una zona dove il coordinamento delle forze di polizia deve essere presente. Fondamentale sarà quando nel 2022 avremo la caserma dei carabinieri, i lavori procedono rapidamente".

Fino a quel momento cosa farete per renderlo più sicuro?

"Non vivo di speranze, ma di certezze. In attesa della caserma, bisogna rafforzare i presidi e la presenza di pattuglie e uomini. Le assunzioni che arriveranno tra febbraio e marzo andranno in questa direzione. Poi tocca all’ente locale fare la sua parte".

Come?

"Implementando le politiche di videosorveglianza e sfruttando i fondi che abbiamo messo a disposizione: per la Città metropolitana, sul fondo sicurezza urbana per il triennio 2021-2023, un milione e mezzo con il quale si potranno assumere agenti della polizia locale, pagare straordinari, contrastare il degrado".

E un ruolo fondamentale l’avranno sempre i cittadini...

"Quelle che una volta erano le tanto bistrattate ronde della Lega, oggi diventano uno straordinario strumento che si chiama controllo di vicinato".

Nelle piazze resta vivo il problema assembramenti e del rischio Covid. Come può contrastare ciò lo Stato?

"I bolognesi hanno dimostrato senso del dovere e delle istituzioni. Le forze di polizia hanno lavorato con grande saggezza ed equilibrio perché si sono resi conto delle grandi difficoltà del Paese, soprattutto dei giovani. Giusto ripartire, vivere, riprenderci le città, ma sempre adottando le prescrizioni".

Poi ci sono le chiamate alle armi sui social di certi ’No green pass’...

"La protesta è sacrosanta, ma ogni forma di violenza e intimidazione va condannata al 100%".

Quarantuno anni dopo si celebra un nuovo processo sulla strage alla stazione. E in questi giorni emerge la polemica sull’elezione di De Pasquale. Cosa ne pensa?

"Dovere di uno Stato è fare piena luce su uno dei più atroci orrori d’Italia, ricordare la memoria delle vittime, dimostrare attenzione verso i familiari. Sulle polemiche non entro".

Dovere di uno Stato è anche desecretare certi atti, non crede?

"Esattamente".

Tra poche settimane Bologna eleggerà il nuovo sindaco. Quale sarà il suo compito?

"Il ruolo oggi del primo cittadino è sempre più centrale nella ripartenza del Paese. Mi auguro che chiunque verrà eletto, sia ben consapevole delle grandi responsabilità e dei grandi oneri che avrà sulle spalle".

Con la sicurezza al primo posto...

"Dovrà essere una priorità perché la sicurezza va di pari passo con la libertà".

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro