ROSALBA CARBUTTI
Politica

Matteo Salvini a Bologna: “Il Passante si farà anche se i costi sono triplicati”

Il vicepremier e ministro dei Trasporti all’evento “Italia dei sì" parla anche del post Bonaccini: “A fronte di un centrodestra unito, ci sono diverse personalità, anche civiche, del mondo delle associazioni e delle imprese, che stiamo valutando”

Bologna, 20 maggio 2024 – "Il Passante autostradale si farà. È un'opera strategica". Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini prima di presentare le opere infrastrutturali dell'Emilia-Romagna nell'appuntamento bolognese dell'"Italia dei sì" all'Opificio Golinelli, conferma l'importanza del Passante, ma sottolinea anche il nodo dei costi, "ormai il triplo" rispetto a quelli stimati che stanno facendo accumulare ritardi.

Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini a Bologna
Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini a Bologna

Da qui, "serve una riforma delle concessioni autostradali perché il pubblico abbia onori e oneri, altrimenti i concessionari rischiano di non mettere a terra quello che è fondamentale. Con la riforma sarebbe il pubblico a rimettere sul territorio quello che magari un fondo speculativo straniero non è interessato a fare". Resta preoccupata la Regione, con l'assessore ai Trasporti Andrea Corsini, presente all'evento: "Credo che l'opera si farà. Ma dev'essere sbloccata il prima possibile. Ai primi di giugno, comunque, è previsto un nuovo summit con il ministero". Non manca poi un passaggio su Europee e Regionali. Sulle prime, Salvini fa una battuta: "Il generale Vannacci prenderà più voti di Stefano Bonaccini", poi ricorda che se il "centrodestra è unito in Europa è un bene. Chi stima Marine Le Pen - dice riferendosi a Giorgia Meloni che ha partecipato al convegno di Vox - è intelligente. Io sono da anni vicino a Marine Le Pen, la stimo come amica e fra Macron e la Le Pen ho sempre detto che scelgo tutta la vita Le Pen".

Sul post-Bonaccini il leader leghista dice che, a fronte di un centrodestra unito, "ci sono diverse personalità, anche civiche, del mondo delle associazioni e delle imprese, che stiamo valutando. Non credo sia necessaria una tessera di partito per condividere una visione di Emilia-Romagna del futuro".