MARCO SANTANGELO
Politica

La prima volta dei fuorisede: “Il nostro seggio è una conquista, così evitiamo viaggi massacranti”

Al Sabin l’ entusiasmo degli studenti: "Una misura che ci ha fatto risparmiare tempo e denaro". Ma c’è chi evidenzia qualche svantaggio: "Peccato non poter votare anche per le amministrative"

Bologna, 8 giugno 2024 – «Sono tanti i vantaggi di aver avuto l’opportunità di votare senza dover tornare a casa. Innanzitutto, il vantaggio economico e la gran quantità di tempo che si risparmia. Era un provvedimento che noi studenti fuorisede stavamo aspettando da anni. Se non avessi avuto questa opportunità – continua – adesso avrei dovuto fare un viaggio di 16 ore soltanto per andare a votare".

Così Andrea Argentieri, studente dell’Alma Mater originario di Brindisi, dopo aver votato al seggio per i fuorisede allestito a Bologna negli spazi del liceo Sabin. È la prima volta, in occasione delle elezioni europee, che gli studenti fuorisede possono votare per liste e candidati della propria circoscrizione territoriale di origine senza la necessità di rientrare nel Comune di residenza. Gli studenti che hanno fatto richiesta del voto a distanza (introdotto da una recente legge) sotto le Due Torri nella circoscrizione II, che comprende la nostra regione (Trentino-Alto Adige, Veneto-Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna), sono 4.350. Ecco le loro opinioni.

«Venendo dalla Sardegna avrei dovuto prendere il biglietto di andata e ritorno con molto anticipo e spendere più di un centinaio di euro, quindi ben venga questa possibilità. E inoltre – aggiunge Salvatore Melis – in questo periodo generalmente noi studenti siamo in sessione e avremmo sottratte dei giorni preziosi allo studio".

Diverso, invece, è il caso delle studentesse Lucia Galiero e Arianna Paradisi, due ragazze domiciliate a Forlì, ma originarie di Genova e Perugia: "Sicuramente il voto fuorisede è qualcosa che accogliamo tutte con entusiasmo – racconta Lucia -, ma può essere ancora uno svantaggio per chi risiede in un comune che è di una circoscrizione elettorale diversa, si sarebbe dovuto aprire il voto nel comune di domicilio, non solo nel capoluogo di regione".

Arianna , invece, punta il dito su un ulteriore ’svantaggio’ rimasto irrisolto: "La possibilità di votare da fuorisede è certamente una conquista, ma ci sono ancora dei miglioramenti da fare; ad esempio, il fatto che sia possibile votare solo per le Europee e non per le Comunali. Nella mia circoscrizione elettorale oggi e domani si potrebbe votare sia per le Comunali che per le Europee, invece, io qui da Bologna potrò votare soltanto per la Ue e questo penso sia uno degli aspetti che dovrebbe assolutamente cambiare in futuro".