Da Skorupski a Soriano: i rinati con Thiago

La vittoria di Genova ha certificato il rilancio di giocatori in grossa difficoltà a inizio stagione: la svolta di Cambiaso, i segnali di Barrow

Da Skorupski a Soriano: i rinati con Thiago

Da Skorupski a Soriano: i rinati con Thiago

di Marcello Giordano

Non ci sono partite perse in partenza, per Thiago Motta. Lo ha detto e ripetuto fino allo sfinimento, ignorando l’emergenza con cui convive dalla ripresa del campionato. Vincono sul campo e dominano in trasferta, i rossoblù, con 25 punti conquistati nelle ultime 13 giornate. Ma la vittoria più clamorosa del tecnico è forse un’altra: quella di aver restituito un’anima a un gruppo che pareva averla smarrita e aver rilanciato giocatori che al Bologna non parevano aver più nulla da dare. Se non esistono partite perse in partenza, figurarsi ‘bocce’ perse, come si dice sotto le Due Torri. Vedere per credere le parabole dei vari Skorupski, Soriano, Cambiaso, Orsolini, Moro, senza dimenticare Barrow. Quest’ultimo, a Genova ha finalmente dato segnali di vita. Si è battuto, è rimasto dentro alla partita pur al netto di diversi errori. Soprattutto, ha messo il suo zampino sul primo gol, gestendo e aggiustando il pallone per la staffilata di Soriano. Finalmente. Ma prestazione non scontata. Con lui Thiago le ha provate tutte: gli ha offerto chance, lo ha rincuorato e pungolato, lo ha tolto dal mercato quando tutti si auguravano un addio in direzione Galatasaray. Alla fine la risposta è arrivata anche da lui.

E alla fine, ha ritrovato il gol in campionato Roberto Soriano, a secco dal 14 marzo 2021. Quasi due anni dopo e contro la sua ex Samp alla quale aveva segnato l’ultima rete, rieccolo nell’elenco dei marcatori. E’ un gol che premia il suo percorso, perché il capitano si era smarrito nel 3-5-2 e all’interno delle vicissitudini del Bologna targato Sinisa, che lo hanno segnato, come dimostrano le lacrime a fine gara parlando dell’ex tecnico. Come Soriano, il gemello Sansone, falso nove ma attaccante verissimo con l’Udinese, prima dell’infortunio. Ma come lui soprattutto Cambiaso, che a gennaio, dopo sei mesi più di bassi che di alti. I tifosi spingevano per chiudere anticipatamente il prestito con la Juventus. Non la dirigenza e Motta. E l’ex Genoa sta arrivando a sua volta. Gioca a destra, a sinistra, sulle fasce e dentro il campo: duttile, prezioso e solido. Come Moro, che a Genova ha lanciato il Bologna e Orsolini verso il gol della vittoria in extremis, lui che è stato oggetto misterioso per tutta la prima parte di stagione e sul quale a Casteldebole ora si ragiona per ottenerne dalla Dinamo Mosca un nuovo prestito con diritto di riscatto a prezzo ribassato rispetto ai 7,5 milioni previsti dall’attuale accorso.

Vietato dimenticare Skorupski, di cui in tanti hanno contestato il rinnovo di contratto: eroe a Genova, "Uno dei tanti leader di questo Bologna", ha scolpito Thiago Motta dopo Firenze. E tra i leader c’è senz’altro Orsolini, che con 6 reti è il miglior marcatore rossoblù della gestione Motta. Voleva andar via in estate e il Bologna lo avrebbe ceduto al giusto prezzo, ora è uomo sui cui il Bologna vorrebbe fondare il prossimo futuro: perché per Motta non esistono cause perse, ma solo giocatori da cui tirare fuori il meglio.

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