David Colgan svela i segreti di un Iron man. "Una grande emozione vincere la maratona qui"

L’uomo di ferro del triathlon vive e mastica sport ogni giorno. "Tutto ruota attorno a quello" dice David Colgan, vincitore il 5 marzo della Bologna Marathon, mentre parla dei suoi allenamenti,...

David Colgan alla vittoria della Bologna Marathon

David Colgan alla vittoria della Bologna Marathon

Bologna, 13 marzo 2023 – L'uomo di ferro del triathlon vive e mastica sport ogni giorno. “Tutto ruota attorno a quello”, dice David Colgan, vincitore - domenica scorsa - della Bologna Marathon, mentre parla dei suoi allenamenti, costruiti nel weekend e attorno alle giornate lavorative. Solo così si diventa degli 'Iron Man'; pellicole holliwoodiane ed effetti speciali però non c’entrano nulla, perché l’uomo di ferro in questione è fatto di carne ed ossa, ha 41 anni, abita a Ozzano. Il suo sport? E' fatto di 3,8 chilometri di nuoto, 180 di ciclismo e per finire, tutti di corsa, 42 chilometri e 195 metri. Una distanza da macinare ogni volta con corpo, mente e cuore, grazie a un allenamento quotidiano fatto di costanza e sacrifici, un impegno che ha portato David sul podio delle più importanti competizioni. Colgan è oggi il protagonista del podcast Il Resto di Bologna, ascoltabile sul nostro sito e sulle principali piattaforme.

David, dopo uno secondo posto nel 2021 – per appena 20 secondi –, questa volta alla Bologna Marathon si è tolto quel sassolino dalla scarpa?

“Vincere nella propria città, da bolognese, è un'emozione indescrivibile. E' stata una vittoria preparata, cercata e che ora mi gusto davvero”.

Come ha iniziato a gareggiare nell'Iron Man?

“Ho un passato da ciclista, con 13 anni di agonismo. Da adulto poi, viaggiando per lavoro, poi ho incontrato un collega brasiliano, che un bel giorno mi fece trovare bicicletta e abbigliamento per uscire con la sua squadra. Fu la mia prima esperienza, massacrante, non riuscii quasi a correre, ma da lì (nel 2013), cominciò tutto”.

Com'è la tua giornata tipo?

“Tutto ruota attorno al lavoro, più volte a settimana inizio con una seduta di nuoto la mattina presto e corsa o bici la sera. L'allenamento lungo si sposta poi nel weekend con 170-180 km di bici e una corsa lunga”.

Sarà difficile mettere insieme sport e professione, che lavoro fa?

“Da 15 anni lavoro nelle macchine automatiche con il gruppo Coesia, come Global Key account manager. Un ruolo commerciale che mi porta spesso in giro per il mondo”.

Quando è via quanto è complicato allenarsi?

“Dipende dal luogo, la palestra c'è quasi sempre, ma la cosa bella del triathlon è che si adatta a una professione dinamica perché hai 3 discipline fra cui scegliere per allenarsi”.

Dove si allena a Bologna?

“Principalmente a casa, a Ozzano, perché ha zone collinari e piste ciclabili. Poi una seduta a settimana o due la faccio in pista a Castenaso con la mia squadra”.

Un consiglio per gli aspiranti Iron Man?

“Non fatevi distrarre troppo dalla marea di gadgets elettronici da cui siamo sommersi, o dalle troppe informazioni 'scaricate' su internet, ma affidatevi a un professionista serio – per la preparazione – e imparate ad ascoltare ciò che vi dice il vostro corpo”.

Cosa le lascia nel cuore questo sport?

“Vittorie come quella di Bologna lasciano il segno, ma anche partecipare ai campionati del mondo di Iron Man alle Hawaii rappresenta un po' il 'gota' di ogni triatleta. Ho avuto la fortuna di andarci 2 volte, nel 2017 e a ottobre scorso, ho respirato un'energia pazzesca”.

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