{{IMG_SX}}Cesena, 8 luglio 2009 - Oddo Biasini, leader storico del Partito Repubblicano, è morto all'alba di oggi nella sua casa di Cesena, dopo una lunga malattia. Era nato il 13 maggio 1917. Fu segretario del Pri negli anni '70, fu più volte deputato e vicepresidente della Camera dal 19 luglio 1983 al 1° luglio 1987. 

Due volte ministro dei Beni culturali nei governi Cossiga e Forlani tra l’80 e l’81, tre volte sottosegretario alla Pubblica Istruzione in due Governi Rumor e con Colombo, Biasini era un'istituzione in Romagna. Un episodio su tutti fa capire quanto era grande la stima che la gente aveva di Biasini: in un’elezione di tanti anni fa, quando ancora c’erano le preferenze, fu secondo per quelle raccolte solo a Giulio Andreotti. E fu eletto anche in collegi distanti, come la Sicilia, il Friuli Venezia Giulia, la Versilia.

Fu presidente della ‘Giunta per l’esame delle domande di autorizzazioni a procedere in giudizio’ dal 24 ottobre 1973 al 23 aprile 1975 e della ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sulla strage di via Fani, sul sequestro e l’assassino di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia’ dall’8 gennaio 1980 al 5 marzo 1980.

Per quanto riguarda gli aspetti privati della sua vita si ricorda un episodio che lo segnò profondamente: la morte del figlio Maurizio nel novembre scorso in California. Era caduto in mare e cercò disperatamente di risalire, ma non ci riuscì e fu ritrovato cadavere un mese dopo.

Biasini lascia la moglie Gianna e i figli Gilda e Augusto. I funerali saranno celebrati venerdì 10 luglio alle 10,30 alla chiesa dell'Osservanza di Cesena. Domani, in palazzo del Capitano, sarà allestita la camera ardente.
 

 

COMMOZIONE NEL MONDO POLITICO

Profonda commozione nel mondo politico. "Ne ricordo - scrive il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio alla vedova Gianna, ai figli e ai familiari - il lungo e appassionato impegno politico nelle fila del Partito repubblicano, di cui è stato segretario nazionale, la feconda attività come deputato in numerose legislature, nonchè il contributo offerto quale autorevole componente di vari governi. Oddo Biasini - sottolinea il Capo dello Stato - è stato profondamente consapevole dell'insostituibile ruolo delle istituzioni parlamentari, nelle quali assunse le importanti funzioni di vicepresidente della Camera e presidente della commissione
sulla strage di via Fani, dimostrando in ogni occasione profondo attaccamento all'etica pubblica e al senso del dovere. Nel corso della intensa attività politica e istituzionale fu sempre presente l'impronta della sua calda umanità".

Giorgio La Malfa ricorda Biasini come "l'erede della grande tradizione mazziniana della Romagna da Giuseppe Gaudenzi, che fu tra i fondatori del Partito Repubblicano Italiano nel 1895 a Ubaldo Comandini a Cino Macrelli, a Tonino Manuzzi, grande sindaco di Cesena''. La Malfa continua affermando che ''Con Biasini scompare l'ultima delle grandi figure del repubblicanesimo storico. Egli univa la grande passione ideale al rigore etico, caratteristica che i repubblicani hanno ereditato dagli uomini del Risorgimento. Benchè molto avanti negli anni Oddo seguiva con passione e intelligenza la vita politica italiana e l'azione del Partito Repubblicano con cui la sua vita si è identificata''.