Cesena, 12 luglio 2011 - L'emergenza rifiuti sbarca nello spazio. Satelliti morti, stadi dei razzi, parti di navi, scaglie e vernici: sono questi i 'ricordi' lasciati da decenni di missioni e lanci a ripetizione.

Una soluzione a questo problema è stata trovata da un gruppo di studenti del Laboratorio di robotica spaziale della Seconda facolta’ di ingegneria di Forli’-Cesena, coordinato da Fabrizio Piergentili, ha messo a punto uno spray speciale anti-rifiuti.

Il progetto 'Redemption' (acronimo di ‘Removal of Debris using material with phase transition - Ionospherical tests’) è stato scelto tra gli otto che saranno sperimentati dall’Agenzia spaziale europea (Esa), all’interno del programma ‘’Rexus/Bexus’’: lo spray sara’ sperimentato a bordo di un razzo sonda che l’Esa prede di lanciare nel marzo 2012 dalla base di Kiruna, in Svezia.

L’idea degli studenti e’ quella di spruzzare sul detrito una particolare schiuma che, essendo di tipo poliuretanica bicomponente, puo’ espandersi fino a dieci volte e indurirsi. Una volta che il detrito e’ stato spruzzato, ci sono due possibilita’: creare un collegamento rigido con il satellite dal quale si sta spruzzando lo spray e trascinare il detrito fuori dalle orbite di volo, oppure ingrandirlo, sempre grazie a questo particolare tipo di schiuma, in modo da accelerarne la fase di caduta (ci pensera’ poi l’atmosfera a bruciarlo definitivamente).

L’Esa, approvando l’esperimento, ha invitato il gruppo di ricerca a un workshop a Noordwijk, in Olanda, e li’ lo ha selezionato per la missione del marzo 2012. Serviranno ora altre otto riunioni per mettere a punto la missione (la prima e’ gia’ andata a buon fine). L’intero programma e’ aggiornato on line sul blog redemptionteam.blogspot.com.