PAOLO MORELLI
Cronaca

Avanzo di bilancio di 5 milioni: "Ma è stangata per i cittadini"

Marco Casali (Fratelli d’Italia) contesta la scelta dei rincari del Comune: "Penalizzato il ceto medio"

Marco Casali, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale

Marco Casali, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale

Nell’uovo di Pasqua del Comune di Cesena ci sono un avanzo di bilancio da 5 milioni di euro… e una stangata da 7 milioni! Ad annunciarlo è Marco Casali, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale.

Se il Comune di Cesena fosse una società per azioni ci sarebbe da fare un applauso al presidente (il sindaco Enzo Lattuca) e al consiglio d’amministrazione (gli assessori), ma si tratta di un ente pubblico il cui fine dovrebbe essere il benessere dei cittadini, non chiudere il bilancio in utile per distribuire dividendi agli azionisti. Il dividendo che dovrebbe distribuire l’amministrazione comunale sarebbero servizi di buona qualità a prezzi bassi.

Alla base della presa di posizione di Marco Casali ci sono alcune cifre desunte dal rendiconto del Comune: le entrate tributarie (Imu e addizionale Irpef) sono aumentate da 51,2 milioni del 2023 a 53,3 milioni del 2024 (+4%), le entrate extratributarie (multe, sanzioni e altro) da 18,7 a 21,5 milioni (+15%). In forte crescita l’avanzo di bilancio: era di 3,5 milioni nel 2022, di 3,9 milioni nel 2023 ed è arrivato a 4,9 milioni nel 2024 (+21%).

"Tra le imposte che hanno contribuito maggiormente all’incremento delle entrate comunali – spiega Marco Casali – figurano l’Imu, con circa 500.000 euro in più rispetto al 2023, e l’addizionale comunale Irpef. Entrambe queste voci non sono riconducibili al recupero dell’evasione fiscale".

"Un avanzo di quasi cinque milioni di euro – commenta il capogruppo di FdI – anziché rassicurare, solleva più di una perplessità, considerando che proprio nel corso dello stesso anno è stata approvata una delle manovre fiscali più gravose degli ultimi tempi che sta già incidendo nelle tasche dei cittadini".

"Tra gli aumenti più discussi – continua – figurano: l’incremento dell’addizionale comunale Irpef, l’aumento delle tariffe dei parcheggi e dei servizi edilizi, il rincaro delle mense scolastiche (attualmente oggetto di un ricorso al Presidente della Repubblica) e l’aumento delle tariffe degli asili nido. Si tratta di rincari spesso a doppia e tripla cifra, che colpiscono in particolare le fasce più fragili della popolazione (con redditi Isee compresi tra i 10.000 e i 25.000 euro) non annunciati in campagna elettorale, forse per una funzionale amnesia, e introdotti ora, all’inizio della nuova sindacatura, consentendo al bilancio comunale di beneficiare di ampi margini di agibilità".

"Probabilmente – conclude Casali – uno degli elementi che hanno indotto l’amministrazione comunale a cercare di incrementare l’avanzo di bilancio è la necessità di incrementare il fondo contenzioso, passato da 3,5 a 5,7 milioni di euro in soli tre anni. Un dato che riflette l’aumento della litigiosità tra il Comune e i soggetti privati, e la necessità di accantonare risorse per eventuali risarcimenti. Al 31 dicembre 2024 risultavano attivi ben 76 contenziosi, con richieste complessive pari a circa 14 milioni di euro".

re.ce.