ELIDE GIORDANI
Cronaca

Capitolium, una parte torna sotto terra

La parziale copertura del lato ovest del tempio vuole garantire la messa in sicurezza dell’area.

Capitolium, una parte torna sotto terra
Capitolium, una parte torna sotto terra

Torna sotto terra una parte del ’Capitolium’ emerso nel cuore di Sarsina a seguito degli scavi per realizzare il palazzetto dello sport. Ma sarà solo una copertura temporanea poiché il suo destino, conclamato sia dal ministro della Cultura Sangiuliano che dalla Soprintendenza che sta effettuando gli scavi, sarà quello di restituire alla luce del sole tutto ciò che è rimasto del tempio datato I° secolo a.C.

"La parziale ricopertura del lato occidentale del tempio di età romana, insieme ai resti di un edificio tardoantico absidato ad esso addossati - spiega la Soprintendenza - è finalizzata a garantire la messa in sicurezza dell’area anche in vista delle attività di scavo archeologico che interesseranno il settore meridionale del cantiere. In particolare verrà richiuso uno dei due saggi in profondità effettuati a fine 2022 che hanno consentito di individuare le lastre della pavimentazione del foro alla base del podio del ’Capitolium’. A contatto di tutte le strutture verrà posato del geotessuto, a sua volta ricoperto di strati di sabbia, in modo da garantire la salvaguardia di tutti i resti archeologici in vista della loro futura valorizzazione. Le operazioni - chiarisce la Soprintendenza - supervisionate da archeologi, fanno seguito al primo sorvolo con tecnologia LiDAR e fotogrammetrico realizzato mercoledì 20 settembre, che ha consentito l’acquisizione di una nuvola di punti georeferenziati".

ll lavoro ha permesso la realizzazione di un modello tridimensionale completo del rilievo mostrato in anteprima al pubblico presente in sala all’incontro di sabato 23 ideato dalla Soprintendenza al Museo Archeologico Nazionale di Sarsina. Un’occasione che ha mostrato in modo concreto il grande interesse suscitato dall’importante scoperta archeologica che ha richiamato un gran numero di persone, tanto che il Museo Archeologico, dove c’è stata la prima tappa del percorso conoscitivo offerto al pubblico in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, non è riuscito a contenerle tutte benché l’evento avesse previsto una replica nella stessa giornata.

Anche la successiva visita, effettuata dall’alto per motivi di sicurezza, ha visto un’autentica folla assieparsi dalla via Linea Gotica che si affaccia sul sito. L’eco mediatica del ritrovamento, peraltro, è giunta anche oltreoceano (con le reti statunitensi Cnn e Fox News) mentre decine di testate in Italia ne hanno dato notizia. Per completare gli scavi il Ministero ha stanziato 250 mila euro, a cui se ne aggiungeranno altri 600 per il successivo restauro.