FRANCESCA SIROLI
Cronaca

Cesena ‘nera’ dalla guerra ai femminicidi

Paolo Turroni racconta crimini e delit avvenuti in città nell’ultimo secolo

di Francesca Siroli

Ancora un viaggio tra le pagine più oscure della storia di Cesena, questa volta in chiave moderna. E’ da pochi giorni nelle librerie ‘Cesena criminale 2’, scaturito dal successo editoriale del primo volume. In questo proseguo l’autore, Paolo Turroni, racconta i crimini, delitti e altre violenze che si snodano dagli anni della Grande Guerra alla presa di potere del fascismo, dalle brutalità legate al passaggio del Fronte fino agli episodi di epoca più recente. Vicende già note o avvolte dal mistero, su alcune delle quali c’è ampio dibattito. Come l’eccidio della Rocca, avvenuto nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1945, in cui vennero trucidati 17 prigionieri accusati di aver collaborato attivamente con i tedeschi e di aver partecipato a vari rastrellamenti di partigiani della zona. Una strage rimasta nell’oblìo per lungo tempo, di cui tuttora non si conoscono gli esecutori, su cui il volume tenta di fare un po’ di luce. Attingendo alle ricerche di Mattia Brighi, collaboratore dell’Istituto storico per la Resistenza di Forlì-Cesena, vengono pubblicati i nomi delle vittime, elencati in un documento ufficiale del Ministero dell’Interno. "La storia è, per definizione, revisionista: sottopone a revisione continua tutto ciò che è stato tramandato. Ma primo dovere di un ricercatore non è solo raccontare un fatto, ma comprenderlo e farlo capire. Il contesto, da questo punto di vista è fondamentale", mette in guardia Paolo Turroni.

Sempre di quegli anni è l’omicidio di Mario Guidazzi, ucciso dai fascisti nel gennaio del 1944 durante un corteo per il funerale di un camerata caduto (davanti le brigate nere si tolse il cappello ma non fece il saluto romano), che nel libro viene ricordato con le parole dell’omonimo figlio, decano dei repubblicani cesenati. In tempi più recenti, immancabile la vicenda della Uno Bianca, una delle più feroci bande criminali che terrorizzò il Paese dal 1987 al 1994 con rapine a mano armata, sparatorie ed estorsioni e che colpì anche a Cesena. Spaccato poco noto in città è invece il tifo violento. Grazie a un fedelissimo dello stadio, Turroni ripercorre alcuni "fatti eclatanti" che vedono protagonisti gli ultras cesenati. Il libro si conclude con il triste filo rosso che si dipana ininterrotto, e anzi si rafforza col passare del tempo, della violenza sulle donne. Cesena non è indenne con le vite spezzate di Cristina Golinucci, Manuela Teverini (la Corte di Cassazione lo scorso settembre ha posto fine alla lunga vicenda giudiziaria condannando in via definitiva il marito Costante Alessandri), Stefania Garattoni, Sabrina Blotti. Il libro, edito dal Il Ponte Vecchio, verrà presentato sabato 18 dicembre alle 17 al Palazzo del Ridotto.